Il bollettino vaccini covid di oggi, 1 marzo 2021, il punto sulla campagna vaccinale in Italia a due mesi esatti dalla partenza della stessa. Stando ai numeri ufficiali forniti dal sito del governo, al momento sono state somministrate 4.3 milioni di dosi in Italia. Sono invece 1.4 milioni le persone che hanno già ricevuto anche il richiamo e che di conseguenza sono immuni. Le donne vaccinate sono ad oggi 2.6 milioni contro gli 1.6 uomini, mentre gli operatori sanitari e sociosanitari che hanno ricevuto il siero hanno superato quota 2.3 milioni.
Seguono le 733mila unità di personale non sanitario, e i 618mila over 80. Sono invece 398mila gli ospiti nelle residenze per anziani vaccinati, e 158mila le unità del personale scolastico. Chiude il gruppo il personale delle forze armate, ad oggi a quota 62.411. La Valle d’Aosta, con il 93.6% di dosi somministrate, è sempre la regione che si è mossa meglio fino ad oggi, seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano e dalla Campania. Chiudono il gruppo invece Umbria, Sardegna e Calabria.
BOLLETTINO VACCINI COVID 1 MARZO, IL CASO DEI 12 MEDICI POSITIVI DOPO IL VACCINO
Intanto è uscito allo scoperto Massimo Andreoni, virologo del Policlinico Tor Vergata che ha commentato il caso dei 12 medici che sono risultati positivi nel Lazio dopo la seconda dosa di Pfizer. A riguardo il professore ha spiegato: “Contagiarsi, anche dopo avere ricevuto la seconda somministrazione, non significa automaticamente che il vaccino è stato poco efficace”, per poi specificare che “In tutti i casi che abbiamo preso in esame finora, ci siamo trovati davanti a persone completamente asintomatiche”. E ancora, per spazzare via ogni dubbio: “Se noi andiamo a fare il tampone in queste persone, in quel momento, troviamo delle positività che però non hanno nessuna rilevanza nei confronti della malattia, sono tutte persone che non la sviluppano. E molto probabilmente, su questo uso il condizionale perché abbiamo bisogno di dati, non sono persone che sono in grado di infettare proprio perché, avendo poche replicazioni, il virus non riesce a raggiungere quelle quantità tali da poter essere trasmesso”.