Appuntamento quotidiano con il bollettino vaccini covid, il report sulla campagna vaccinale in Italia aggiornato ad oggi, giovedì 18 marzo. Stando a quanto comunicato dal sito ufficiale del governo, ad oggi sono state somministrate 7.2 milioni di dosi, mentre sono 2.2 milioni gli italiani già immunizzati, che hanno cioè ricevuto la prima dose e quella di richiamo.
In totale sono giunti in Italia 8.875.500 sieri, di cui 5.9 milioni di Pfizer, 2.4 di AstraZeneca, e 493mila di Moderna. Sono 4.3 milioni le donne che hanno fatto il vaccino contro i 2.8 milioni di uomini, stesso numero riguardante gli operatori sanitari e sociosanitari già vaccinati. Sono invece 1.8 milioni gli over 80 che hanno ricevuto il siero, seguiti dalle 1.1 milioni di unità di personale non sanitario. A completare il gruppo, le 667mila unità del personale scolastico, le 497mila dei residente delle Rsa, e infine, le 194mila delle forze armate.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 18 MARZO, IL COMMENTO DI PALÙ SU ASTRAZENECA
Oggi, intanto, è attesa la comunicazione da parte dell’Ema in merito al vaccino AstraZeneca, da cui si capirà se si potrà vaccinare ancora con il siero anglo-svedese o meno. Ieri sera è invece uscito allo scoperto Giorgio Palù, numero uno dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che parlando ai microfoni del programma di Rai Uno, Porta a porta, ha cercato di rassicurare l’opinione pubblica alla luce degli allarmismi degli ultimi giorni: “Il rapporto rischi-benefici per il vaccino di Astrazeneca è nettamente a favore dei benefici. Ovviamente si può attendere la valutazione dell’Ema che, probabilmente, io mi aspetto, darà. Soprattutto le donne che prendono la pillola, che è un farmaco pro-trombotico o che hanno difetti della coagulazione. Una maggiore attenzione, cioè, per questi soggetti. Aspettiamo però che ci sia questa valutazione”. Palù ha inoltre invitato l’Ema ha dare “una nota di avvertenza, perché se ci sono soggetti femminili che hanno avuto trombosi, bisognerà studiarli” soprattutto nei casi di “donne che prendono la pillola”.