Nel centro di accoglienza minorile di Bologna dove i giovani spacciano: le telecamere di Fuori dal Coro hanno ripreso tutto
Fuori dal Coro si è recata a Bologna che ad oggi è la terza città italiana con minori stranieri non accompagnati. Purtroppo rapine, risse e violenze sono all’ordine del giorno e i residenti sono terrorizzati da tale situazione, hanno paura “Purtroppo è una brutta situazione – racconta un residente a volto coperto – stiamo vivendo un po’ allo sbando, se capiti nelle zone battute da loro si vivono veramente situazioni molto pericolose. Questi ragazzi hanno spesso il coltello, si fanno forti perchè sono in tanti e assaltano sia persone anziane che ragazzi giovani”. Le telecamere di Fuori dal Coro si sono recate quindi presso l’ex scuola elementare Merlani che è diventata un centro di accoglienza dove la polizia ha sequestrato armi e droga.
Il centro ospita minori non accompagnati e i cancelli sono aperti giorno e notte, di conseguenza Serena Pizzi di Fuori del Coro ha provato ad entrare per vedere la situazione con i propri occhi. La prima immagine che le si è parata davanti è stata quella di quattro ragazzi che fumavano marijuana: “Avete qualcosa da fumare?”, chiede lei, e loro le rispondono di avere un po’ di hashis, “tre canne per 20 euro”, aggiungendo però che in città avrebbero avuto più droga: “Qui non lasciamo niente perchè viene la polizia”. Uno dei ragazzi aggiunge: “Qui ora c’è l’educatore ma non fa niente, ma non si arrabbia se ti vede”.
CENTRO DI BOLOGNA DOVE SI SPACCIA, “SE VUOI UN GRAMMO DI COCA…”
L’inviata prova quindi ad indagare meglio, scoprendo che il gruppo ha anche la cocaina: “Quanta ne vuoi – le rispondono – un grammo per 80 euro, mentre 0.3 grammi a 20 euro e 0.5 grammi a 30 euro. Il giorno seguente Serena viene contattata da uno spacciatore del gruppo a cui aveva lasciato il numero, fissando un appuntamento per le due del pomeriggio. Una volta che la giornalista incontra lo spacciatore, lui le spiega: “Ho anche dei clienti fuori, non solo nel centro di accoglienza”, per poi spiegare: “Noi abbiamo tutto, fumo, coca e anche una pastiglia che è come la medicina e che ti sballa più della cocaina”.
Questi ragazzi, che ricordiamo vivono in un centro di accoglienza, spacciano quindi qualsiasi tipo di droga senza temere ne il controllo delle forze dell’ordine ne tanto meno quello degli educatori. “Qui non ci controlla nessuno, ne i carabinieri ne gli educatori”, aggiunge uno del gruppo. Ma da dove arriva questa droga? Un ragazzo del gruppo spiega da “piazza VIII agosto, siamo un gruppo che lavora assieme e con la droga un po’ di soldi li tiriamo su”.
CENTRO DI BOLOGNA DOVE SI SPACCIA, L’INCONTRO CON IL RESPONSABILE
Fuori dal Coro è quindi andato a chiedere spiegazioni ai responsabili del centro di accoglienza, riuscendo a parlare con un ragazzo: “Questo è un servizio pubblico”, risponde “uscite dalla proprietà con le telecamere”, ma Serena Pizzi giustamente fa notare: “Ma che servizio state dando che qui dentro la gente spaccia”. Ma il responsabile non ci sta: “Io non devo rilasciare alcuna intervista, non devo spiegare niente a nessuno”, per poi precisare: “Qui i ragazzi imparano l’italiano, vanno a scuola”, per poi salutare l’inviata del talk di Rete 4, intanto alcuni ragazzi del centro sono fuori controllo, spacciando droga, non proprio il miglior esempio di integrazione.
Serena Pizzi ha fatto notare, cosa non da poco, che il centro di accoglienza è finanziato con i soldi pubblici, quindi con i soldi delle tasse di tutti gli italiani, di conseguenza fa ancora più rabbia vedere che questi denari vengano impiegati in tale modo. Ci vorrebbe senza dubbio più controllo ma bisogna capire quanti siano gli educatori presenti in quella struttura: chissà che Fuori dal Coro non provi ad indagare ulteriormente nelle prossime puntate.
