Ci sono tre condizioni fondamentali per ottenere il bonus affitto introdotto dal governo per favorire la mobilità dei lavoratori. In primis, il contratto di assunzione deve essere a tempo indeterminato, di conseguenza sono esclusi tutti gli altri, inoltre il reddito dell’anno precedente non deve superare la soglia dei 35mila euro; il terzo paletto riguarda l’effettivo cambio di residenza, perché il dipendente deve spostarsi di almeno 100 chilometri. Oltre ad acquisire la documentazione della dichiarazione dei redditi, va dunque provato lo spostamento in questione.
La misura prevede anche che il bonus affitto, cioè la somma data dal datore per pagare la locazione e le spese di manutenzione dei fabbricati affittati dai dipendenti, per i primi due anni non concorra alla formazione del reddito. Il periodo dovrebbe scattare dal giorno dell’assunzione in virtù dell’anno solare.
Ciò vuol dire che non concorre alla formazione del reddito ai fini IRPEF, ma non è esente a livello previdenziale, perché vengono versati i contributi ordinari. Inoltre, incide sull’Isee. Il datore può rimborsare fino a 5mila euro l’anno per i primi due anni. Stando a quanto riportato dal Sole 24 Ore, se ci sono più dipendenti che possiedono i requisiti richiesti per ottenere tale bonus, il datore di lavoro può decidere a sua discrezione di corrisponderlo.
COME SI RICHIEDE IL BONUS AFFITTO
Non è il dipendente a doversi occupare della richiesta del bonus affitto, ma deve presentare la documentazione necessaria. Serve una dichiarazione ad hoc in cui è indicato il luogo di residenza nei sei mesi precedenti la data di assunzione, quella sul reddito conseguito nel 2024, da cui si deve evincere che non ha superato la soglia sopracitata, visto che altrimenti non potrà ottenere tale bonus. Le somme riguardano solo l’affitto e la manutenzione dei fabbricati, pertanto non possono rientrare spese differenti, come quelle per il trasloco.
Per quanto riguarda la tipologia del contratto, sono necessarie delle precisazioni: deve essere necessariamente a tempo indeterminato, anche se è in apprendistato e se è part-time. A meno che non arrivino nuove indicazioni dall’Agenzia delle Entrate, il bonus affitto riguarda solo le nuove assunzioni, quindi dovrebbero essere escluse le trasformazioni dei contratti di lavoro. Infine, il datore di lavoro deve conservare la documentazione, perché va esibita in caso di controlli, mentre per quanto concerne i fringe benift, dovrebbe essere cumulabile con le soglie esenti.