La domanda per il bonus per gli animali domestici nel 2025 può esser richiesta dagli over 65 ed entro un certo ISEE.
Dopo diversa attesa, il Decreto Attuativo sul bonus destinato agli animali domestici 2025 è stato approvato. Adesso si attende soltanto la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, insieme alle modalità operative con cui poter trasmettere l’istanza in via telematica.
Attenzione a distinguere l’incentivo attualmente ammesso in manovra dalla detrazione fiscale al 19% per i costi veterinari, che invece viene applicato su una spesa minima di 129,11€ e su un tetto massimo di 550€. Vedremo di seguito le regole e le condizioni da rispettare per usufruire del nuovo bonus.
Regole sul bonus per gli animali domestici 2025
Il bonus sulle spese inerenti agli animali domestici 2025 è stato ufficializzato grazie al Decreto Attuativo, firmato qualche giorno fa, mercoledì 30 aprile, e ora con la trepida attesa che venga pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. I beneficiari sono gli over 65 che potranno giovare di una copertura importante sulle spese affrontate per le cure del proprio animale.
Gli animali “oggetto” dell’incentivo economico, devono essere registrati obbligatoriamente alla cosiddetta Anagrafe omonima del Comune e della residenza del padrone. L’animale domestico può godere della copertura anche laddove per il padrone sia “terapeutico”, aiutandolo ad esempio nella disabilità, in una riabilitazione oppure allo scopo di pet therapy.
L’accesso al bonus richiede – oltre all’età anagrafica al limite reddituale – anche l’installazione del microchip (adempimento obbligatorio per Legge). Quanto all’iscrizione all’anagrafe canina o degli animali domestici, va finalizzata entro entro 10 giorni dal momento in cui si è divenuti titolari dell’animale, oppure entro 2 mesi dalla sua nascita.
Come fare domanda e requisiti da soddisfare
Per fare domanda all’accesso al bonus per gli animali domestici nel 2025, i soggetti interessati devono inoltrarla soltanto dopo essersi accertarti dell’iter richiesto dalla Regione di residenza, che prevede dei regolamenti differenti gli uni dagli altri (oltre che dei fondi limitati).
Complessivamente il Decreto prevede di stanziare 250.000€ per l’anno scorso, 237.000€ per quello in corso (2025) e la stessa somma per l’anno successivo (2026).
Attenzione infine a soddisfare le condizioni per definirlo “animale d’affezione”, nonché in accompagnamento dell’uomo per fini utili e sociali e ad esclusione di finalità lavorative (ad esempio gli animali per finalità alimentari oppure produttive).