La stangata sui bonus da destinare alla casa nel 2025 è più che evidente. I dati dimostrano un calo brusco, e i motivi sono lampanti.
I bonus per la casa richiedibili nel 2025 stanno dimostrando un calo negativo non indifferente. Il gap si è potuto constatare già dal dicembre scorso, quando i bonifici parlanti avevano registrato dei dati da record.
Da quando il Governo ha attuato i tagli fiscali sugli incentivi edili nulla è stato più lo stesso. In un solo anno (confrontando gli stessi periodi), le richieste sono state -25,3%.
Perché i bonus casa nel 2025 non vanno come dovrebbero?

I bonus casa nel 2025 non decollano, e a fronte degli ultimi cambiamenti da parte del Governo erano prospettive plausibili. Ci sono principalmente tre cause associabili al trend negativo: lo stop alle cessioni e allo sconto in fattura, l’addio al Superbonus e il taglio fiscale al 35%.
Va detto che alcune eccezioni sulle deroghe applicabili al Superbonus fanno riferimento a delle situazioni particolari, come le zone devastate dal terremoto e il Terzo Zettore.
Un andamento destinato al calo
Il rischio di non usufruire più degli incentivi fiscali in ambito edile a causa recenti non solo è già in parte consolidata, ma non accenna neanche a migliorare dato che molti proprietari hanno manifestato il loro dissenso.
Tra due anni, quando le riduzioni dei benefici saranno sempre maggiori, saranno sempre meno i cittadini propensi a spendere per godere di agevolazioni “inesistenti” o piuttosto “basse”.
Gli esperti suppongono che ci possa essere un aumento del lavoro in nero, dato che – soprattutto gli interventi più ingenti – senza l’IVA il contribuente spenderebbe una cifra largamente inferiore.
Il quadro futuristico
All’interno dell’analisi elaborata dal Caf Acli, si evince un quadro più delineato: in futuro i contribuenti potrebbero esser orientati a richiedere lavori di minor entità, sfruttando i bonus (seppur con basse percentuali d’agevolazione) per piccole manutenzioni ordinarie.
Una opzione che possiamo dire “già esistere” dopo che il Centro d’Assistenza Fiscale Acli ha evinto un costo medio nei 730 precompilati di circa 133€ a persona.
É anche possibile che proprio per evitare che le percentuali di detrazioni possano ridursi ancor di più, molti proprietari di immobili decidano di anticipare gli interventi e far raddoppiare gli introiti dell’Erario già da quest’anno.
