Sul bonus per le donne nel 2025 ci sono delle differenze importanti rispetto alle imprese che assumono al Nord Italia.
Il bonus donne 2025 non sarà uguale in tutta Italia. La penisola dovrà seguire delle regole diverse per via di una spaccatura importante tra le condizioni del Sud e quelle del Nord. La comunicazione è stata ufficializzata dopo la firma sul decreto attuativo tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il ministero del Lavoro.
Le zone che rientrano nell’agevolazione differenziata dal resto dell’Italia sono relative al Mezzogiorno: Sicilia, Abruzzo, Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Molise e Sardegna. I motivi delle condizioni diverse che vedremo sono legati principalmente alla percentuale di disoccupazione al Sud.
Bonus donne 2025 per incentivare l’occupazione al Sud
Il bonus donne 2025 – come anticipato – potrà essere ammesso ma con la consapevolezza che tra le regioni del Mezzogiorno e le restanti del Paese ci saranno delle variazioni importanti. Secondo l’Eurostat in Campania, Sicilia e Calabria l’occupazione delle risorse del sesso femminile registrano dati tra i “peggiori di tutta Europa”.
Giusto per fare un esempio pratico, la media italiana ha un’occupazione femminile pari al sessanta per cento, mentre in Sicilia la percentuale scende al 46%.
L’incentivo consiste in un esonero dal pagamento dei contributi fino ad un massimo di 650€ al mese e per una durata massima di 2 anni. L’obiettivo dell’incentivo è colmare il gap di genere che si manifesta in percentuale maggiore nelle imprese del Sud.
A cambiare rispetto a quanto concesso al Nord, è il periodo trascorso dallo stato di disoccupazione. Mentre in tutta Italia il limite è fissato a 2 anni, al Sud basterebbe essere disoccupati anche da soli 6 mesi.
Un’altra variazione si manifesta sulla decorrenza. Infatti nelle regioni del Sud l’incentivo verrà approvato per i nuovi impieghi sottoscritti a partire dal 1° gennaio di quest’anno, mentre nella restante parte di Italia è valida anche retroattivamente (dal 1° settembre scorso fino alla fine di quest’anno).
I contratti non ammessi
Non tutti i contratti di lavoro possono permettere l’ottenimento del bonus per le donne da impiegare. Ad esempio i lavori domestici (assistenza agli anziani e ai familiari, baby sitter e colf) sono esclusi dall’incentivo. Inoltre questo aiuto non può essere cumulato con gli altri sostegni (neanche in termini di esonero dei contributi).
L’unica compatibilità del bonus donne 2025 con altri sostegni è con la deduzione fiscale corrispondente al 120% dall’IRES sulle spese affrontate per il nuovo impiego.