Bonus genitori separati 2022, ecco quali sono i requisiti e i termini per fare domanda: la misura è inserita nell'assegno unico
In molti online si stanno domandando come fare per ottenere il bonus genitori separati 2022. In realtà, non esiste una vera e propria misura imperniata su questo tema, bensì l’onnicomprensivo assegno unico, che da marzo sostituirà le detrazioni per i figli in busta paga e i bonus per il nucleo familiare. Nel caso di padri e madri separati o divorziati, in linea teorica l’assegno sarà erogato al genitore che per primo presenterà richiesta all’Inps, ma in ogni caso si può sfruttare il beneficio al 50% e dividerlo con l’ex partner. Qualora ci sia un affidamento esclusivo dei minori, in mancanza di accordi tra le parti la cifra compete al genitore affidatario. Invece, qualora vi sia un tutore legale, l’assegno è riconosciuto nell’interesse esclusivo del minore tutelato.
Come riporta inoltre “Orizzonte Scuola”, nei casi di separazione e divorzio “l’assegno inciderà sul contributo al mantenimento nei casi in cui uno dei due genitori ceda l’assegno all’ex marito o all’ex moglie. Gli accordi di separazione dovranno quindi tener conto del contributo statale e l’assegno andrà ripartito in pari misura tra coloro che esercitano la cosiddetta responsabilità genitoriale”.
BONUS GENITORI SEPARATI 2022: QUANTO VALE L’ASSEGNO?
Quali sono i requisiti per accedere al bonus genitori separati 2022? In base a quanto previsto dalle norme alla base dell’assegno unico, esso viene riconosciuto soltanto qualora il genitore separato o divorziato e residente da solo si trovi in difficoltà nel riconoscere l’assegno di mantenimento ai figli che vivono con l’ex coniuge. Come scrive “Orizzonte Scuola”, “l’inadempienza deve essere dovuta alla pandemia: il genitore dovrà infatti aver smesso di lavorare o aver ridotto la propria attività dall’8 marzo 2020 per almeno 90 giorni o con una contrazione di almeno il 30 per cento del reddito rispetto a quello percepito nel 2019”.
Qual è il valore del bonus? “Il fondo garantirà assegni fino a 800 euro al mese, per un massimo di mensilità stabilite con un decreto del presidente del Consiglio da approvare entro 60 giorni dall’entrata in vigore del dl fisco. Il bonus non può essere utilizzato per coprire l’eventuale mantenimento al coniuge”.
