Il bonus giovani 2025 ha cambiato aspetto. Già dal 1° luglio per poter approvare l’incentivo che permette alle aziende di assumere nuove risorse pur risparmiando è indispensabile dimostrare che i nuovi contratti portino ad un aumento dei dipendenti.
Ad averne fatto richiesta in modo esplicito è il Ministero del Lavoro, insieme alla Commissione Europea, che desiderano osservare un aumento del personale, pena l’annullamento dell’incentivo fiscale. A fronte del nuovo requisito l’ente previdenziale è stato costretto a dover aggiornare il documento numero 95 dell’anno scorso (2024).
Com’è cambiato il bonus giovani da luglio 2025
Siamo entrati già a luglio e dunque il bonus giovani 2025 per poter esser approvato deve soddisfare obbligatoriamente il nuovo requisito: dimostrare che le nuove assunzioni abbiano portato ad un netto incremento del personale (pena la non approvazione dell’incentivo).
La nuova condizione dev’essere garantita da ciascuna azienda che è interessata a sfruttare l’incentivo. La normativa ora è ufficiale, e lo dimostra il fatto che sia contenuta nel Programma nazionale per i giovani, per le donne e il lavoro (in riferimento agli anni 2021 e 2027).
L’incentivo finanziario prevede la dimostrazione di quanto previsto, ovvero, al momento della richiesta l’azienda deve documentare – tramite i contratti di assunzione o la conversione al tempo indeterminato – l’incremento avvenuto tra il “prima” e il post domanda per l’esonero contributivo.
La compilazione della pratica
Le procedure sono state aggiornate, e così anche l’iter per l’invio della domanda ora è completamente differente. Infatti l’impresa oggetto del bonus, prevede che il fondatore (nonché il datore di lavoro), provveda ad un nuovo inoltro e dichiarazione che attesti la differenza numerica del personale.
Per coloro che fossero interessati ad approfondire, potranno farlo consultando quanto contenuto all’interno dell’ex articolo con il numero 22, comma 1, e il Decreto Legge risalente al protocollo 60 pubblicato l’anno scorso, nel 2024.
Si ricorda che la domandina resta telematica e va inoltrata tramite uno dei canali dell’INPS.