Il bonus destinato ai giovani nel 2025 – ma anche alle donne – potrebbe ridurre la platea di beneficiari per coloro che vivono nel Mezzogiorno. Il Decreto Coesione prevede infatti, che le imprese residenti nelle ZES possano ottenere l’incentivo e assumere, esclusivamente dopo l’invio delle domande.
Se è pur vero che per il Sud sono previste maggiorazioni rispetto al Centro e al Nord Italia, va anche detto che nel resto del Bel Paese il bonus è applicabile anche per assunzioni effettuate a partire dal 1° settembre 2024, mentre nelle Regioni quali Sardegna, Molise, Puglia, Calabria, Campania, Basilicata e Sicilia, lo stesso si potrà attuare soltanto dopo l’invio dell’istanza.
Le differenze del bonus giovani 2025 in Italia
Il bonus per i giovani e le donne nel 2025 prevede un regolamento lievemente diverso: il cambiamento è in base alla Regione in cui si trova il beneficiario. Ad esempio, per gli under 35 (limite d’età obbligatorio) e le donne nella Zona Economica Speciale, non devono essere state già assunte, mentre nel resto della Penisola l’incentivo è valido anche per assunzioni effettuate a partire dal 1° settembre scorso (2024).
Oppure, l’incentivo che permette di azzerare o ridurre gli oneri contributivi a carico del datore di lavoro prevede un massimo mensile di 500€ per gli under 35, che però aumenta a 650€ se i lavoratori sono assunti al Sud. Mentre per le donne di tutto il bel Paese il limite resta uguale a 650€ mensili.
Un’ultima differenza riguardo all’incentivo previsto al Sud riguarda il periodo minimo di disoccupazione, che per la ZES sono sufficienti 6 mesi, mentre di norma servono 2 anni.
Come fa un’impresa a chiedere il bonus per i giovani e le donne
L’azienda interessata ad assumere ottenendo la decontribuzione può far domanda – già da subito – direttamente al portale INPS. Successivamente l’ente si assicurerà la sussistenza dei requisiti idonei per poter approvare l’istanza. Da quel momento in poi, le imprese nella ZES dovranno assumere il candidato entro dieci giorni dall’approvazione.
Nel caso in cui un lavoratore under 35 o una donna assunta grazie al bonus vengano trasferiti da una sede nella ZES e in una non ZES, il diritto all’incentivo maggiorato viene meno, così come succederebbe se il trasferimento avvenisse dal Centro o Nord Italia verso la ZES, il cui esonero contributivo resterebbe sempre nel limite dei 500€.