Il bonus previsto per il rimborso del nido nel 2025 permette un rimborso sulla retta regolarmente pagata. Il nuovo emendamento porta con sé delle novità.
Il bonus che fino ad oggi ha garantito un rimborso per le rette dell’asilo nido, nel 2025 potrebbe introdurre una novità importante e semplificativa: fare in modo che l’istanza venga trasmessa una tantum e con un rinnovo tacito (agevolando la pubblica amministrazione e i nuclei familiari che ne fanno richiesta).
L’emendamento è stato presentato da Maria Nocco, senatrice appartenente al partito Fratelli d’Italia, la cui proposta (inserita nel documento DEF), è piaciuta al Senato, tanto che l’ha approvata e la delibererà tra il 4 o massimo il 6 agosto. Naturalmente a patto che venga confermata, non mancheranno gli altri obblighi da dover rispettare (che vediamo presto).
Come cambia il bonus per il nido 2025

Il bonus per il nido nel 2025 dovrebbe semplificare di gran lunga la burocrazia. Piuttosto che prevedere un invio annuale fino al compimento dei 3 anni del bambino, la senatrice Nocco ha proposto di inoltrare la domanda una sola volta e fare in modo che si “rinnovi in autonomia“.
Una volta raggiunta l’età massima del figlio, il bonus cesserà altrettanto “automaticamente”. In questo lasso di tempo andrà comprovata la regolare frequenza e il pagamento periodico della retta.
Sempre Nocco riferisce che si tratta di una rivoluzione digitale importante, visto che i recenti ritardi dell’incentivo nido, sono anche una conseguenza di un iter burocratico complesso.
Una novità più ampia
La normativa – in attesa di esser pubblicato in GU – non agevola esclusivamente l’erogazione del bonus nido, ma si amplia a tutti gli altri servizi per l’infanzia, dai “nidi di famiglia” ai servizi integrativi, dalle sezioni primavera ai micronidi.
L’unica esclusione fa riferimento ai centri dedicati ai nuclei familiari che portano i bambini nei loro primi anni di vita, per intenderci le strutture in cui è necessario l’accompagnamento di un adulto.
Infine, le modalità di calcolo del bonus per l’asilo nido restano identiche a quelle attuali: si terrà conto dell’ISEE aggiornato e sulla base della media ottenuta è possibile ricevere da un minimo di 1.496€ fino ad un massimo di 2.992€.
