Il bonus prima casa 2025 può esser ottenuto pur avendo effettuato Superbonus e interventi edilizi, purché si rispettino i tempi.

Abbiamo visto in diverse occasioni che per sfruttare il bonus sulla prima casa per il 2025 occorre trasferire la propria residenza fiscale entro 30 mesi dall’atto. A dirlo è stato l’Ade con la circolare 230 del 3 settembre.

Ci sono tuttavia diverse casistiche da esaminare, come ad esempio l’applicazione dell’agevolazione sulla “prima abitazione” e in caso di interventi come il Superbonus e simili operazioni edilizie.



Bonus prima casa 2025 e operazioni edilizie

Operai in cantiere (Foto Pexels)

Sul bonus da applicare alla prima casa la recente circolare 2025 ha preso in esame la domanda di un contribuente che desiderava poter godere dell’agevolazione su un immobile acquistato nel 2021.

L’unità era suddivisa in due casette, oltre ad un rustico che ai tempi il proprietario aveva inquadrato come stalla. Durante la richiesta il cittadino ha richiesto la possibilità di sfruttare l’incentivo nonostante ci fossero stati due interventi edilizi.



Il primo riguardava il Superbonus, che però aveva già concluso le operazioni al 29 dicembre di due anni fa, 2023 (con conseguente invio della CILA). Mentre alcuni lavori straordinari e/o ordinari, risultano ancora “in corso”.

A tal proposito il contribuente richiede all’amministrazione se i termini per validare il bonus fossero sempre “di 30 mesi”, oppure se vi è una variazione.

La risposta dal fisco

L’Agenzia delle Entrate in prima battuta ha voluto ricordare che normalmente i termini ammessi per trasferire la residenza e godere del bonus prima casa sono di 18 mesi, data poi estesa, sospesa e prorogata per via della pandemia da Covid 19.



Il periodo massimo di “trenta mesi” vale soltanto come misura emergenziale, e dunque segue il periodo di riferimento contenuto nella precedente misura, dunque fino al 31 ottobre ’23. Successivamente varranno sempre e comunque le tradizionali diciotto mensilità.

Restano altre due possibilità per chi volesse, la prima di poter vendere la casa (entro un anno dall’ottenimento dell’agevolazione) così da poterla trasferire in un’altra, e in secondo luogo comprare un’altra abitazione – mantenendo i benefici – a patto di vendere la prima entro 5 anni dall’atto.