Bonus sociali con sconto sulle bollette domestiche. Purtroppo dall'ISTAT si evince una assenza di reali aiuti alle famiglie povere.
I bonus sociali delle bollette sono stati pensati per favorire le famiglie italiane in condizione di povertà, garantendo uno sconto applicabile sulle utenze domestiche (gas, acqua o energia elettrica).
Secondo le prime stime dell’ISTAT la misura è stata un flop, perché metà dei nuclei in uno stato di reale bisogno economico non hanno goduto del benefit. Il motivo sarebbe da ricondursi ad una modifica/restrizione delle condizioni minime richieste.
Il flop dei bonus sociali per le bollette
Negli anni i bonus sociali applicabili alle bollette quali: gas, luce e acqua, sono stati cambiati diverse volte. A partire dal periodo della pandemia del Coronavirus fino al 2023, è stato un continuo innalzarsi del tetto ISEE, ampliando l’accesso a più beneficiari.
L’anno “pessimo” è stato indubbiamente il 2024, quando il Governo ha voluto fare un ripensamento sull’innalzamento riportando il limite a 9.530€ (dimezzando la platea dei nuclei aderenti).
Sempre dai dati ISTAT si evince che l’introduzione di tali agevolazioni ha fatto sì che i nuclei familiari poveri diminuissero, contenendo anche il recente rialzo dei prezzi sull’energia elettrica.
Più della metà delle famiglie sono povere
Anche se i primi anni sono andati piuttosto bene, dal 2024 in poi c’è stata una criticità importante, dato che gli sconti sulle bollette non sono stati più goduti da oltre la metà delle famiglie povere.
Un segnale d’allarme dettato sia dalla soglia ISEE troppo bassa, ma anche dai fattori esterni (quali l’inflazione), che ha ridotto drasticamente il potere d’acquisto, corrodendo i risparmi.
Più precisamente, il 52,6% dei “poveri” che hanno comunque ottenuto l’incentivo, non hanno migliorato la loro condizione a causa dei motivi sopra esposti.
Le cause per l’ISTAT
Per l’Istituto nazionale specializzato in statistica ci sarebbero altre 2 cause che complicherebbero la situazione economica. La prima è molti cittadini italiani non presentano un ISEE aggiornato, perdendo l’opportunità di ricevere il bonus sociale.
La seconda è sul requisito d’accesso, che tiene conto soltanto del patrimonio posseduto e non del reddito percepito che in certi casi potrebbe esser cambiato in peggio.