Recentemente sono state apportate delle modifiche al bonus transizione 5.0, il quale prevede nuovi benefit fiscali da destinare alle imprese che vogliono capitalizzare il loro budget in una conversione sia energetica che tecnologica.
Le novità sono spuntate nella nuova Legge di Bilancio di questo nuovo anno, al cui interno sono state inserite delle procedure mirate a velocizzare l’iter, all’ampliamento dei beneficiari e all’aumento di agevolazioni fiscali.
Bonus transizione 5.0 con più beneficiari
Il bonus transizione 5.0 prevede delle novità importanti. La prima riguarda l’estensione dei beneficiari, tra cui le società ESCo con certificazione, ovvero quelle aziende che offrono dei servizi mirati alla riduzione di consumi energetici (prima non rientravano tra coloro che potessero godere del benefit).
Tra le semplificazioni di cui parlavamo vi è quella riservata alle società di noleggio operativo, il cui accertamento del risparmio energetico viene effettuando valutando i consumi energetici registrati dall’iter produttivo oppure dalla struttura (sia del locatario che del locatore).
Tasse del credito di imposta
Sono stati apportati dei cambiamenti anche alle aliquote previste come credito di imposta. Da quando è stata abrogata la fascia intermedia, si è passati a due sole percentuali: al 5% che gli investimenti che vanno da 10 a massimo 50 milioni di euro.
Mentre la soglia sale al 35% per gli investimenti che non superano i 10 milioni di euro. Una rimodulazione importante che premia le aziende desiderose di investire maggior capitale.
Maggiorazioni e cumulabilità
Nella Legge di Bilancio il bonus Transizione 5.0 può essere maggiorato fino al 150% laddove i moduli fotovoltaici acquisiti dalle aziende interessate abbiano un’elevata efficienza energetica (almeno pari al 24%).
Per massimizzare i benefici della misura il Governo ha permesso la cumulabilità con altri bonus purché rispettosi della normativa regolamentata dall’EU.
Procedura per l’invio della domanda
La procedura per il bonus Transizione 5.0 è semplice, anche se richiede un’attenzione minuziosa. La prenotazione dell’azienda al sistema GSE deve avvenire entro trenta giorni da quando il venditore accetta l’ordine e da quando viene versato almeno il 20% dei beni da acquistare (come acconto).
I beni devono essere a loro volta idonei e dunque devono rientrare nella misura. Infine, dopo aver terminato il progetto l’azienda – sempre telematicamente tramite il GSE – deve darne comunicazione allegando la certificazione che attesti la riduzione dei consumi.