I dati di Agorà sui casi di coronavirus in Italia nell’ultimo mese sono diventati un vero e proprio caso politico. Ad aprirlo è stato Claudio Borghi: il deputato della Lega ha annunciato su Twitter l’intenzione di depositare un’interrogazione parlamentare sui dati «falsi» diffusi da Agorà. Nel mirino la puntata del 19 novembre, con l’accusa da parte dei no vax di aver “gonfiato” i dati su morti e malati gravi tra i non vaccinati. A ben vedere, la tabella riportata riporta come fonte “elaborazione Agorà su dati lab24.ilSole24ore.com e Iss (10 novembre 2021)”, non riguarda solo il documento pubblicato dall’Istituto superiore di sanità, ma è appunto frutto di un’elaborazione anche dei dati riportati dal Sole 24 Ore.
Inoltre, anche i dati relativi a vaccinati e prima dose non corrispondono esattamente alla tabella presente nel documento Iss. In ogni caso, il leghista è partito all’attacco e ha chiesto un assist ai follower, chiedendo il video della puntata di Agorà. Quando gli è arrivata la clip, ha pure ringraziato: «Interrogazione in arrivo».
BORGHI VS AGORA’, POI SI SCONTRA CON BURIONI
Dopo aver sferrato un pesante attacco ad Agorà, che per ora non ha replicato, Claudio Borghi se l’è presa con il virologo Roberto Burioni. Un utente lo tira in ballo, in particolare quando a Che tempo che fa il medico affermava che l’immunità al Covid dei guariti è inferiore a quella conferita dal vaccino. «Sì ma se Roberto Burioni ospite in tv dice cose che sono negate dalla più recente ricerca è una sua opinione, può sempre dire che lui segue altri studi. Diverso è se la trasmissione stessa che presenta come veri dei dati falsi», ha fatto notare il deputato della Lega, che ha pure citato un articolo pubblicato dalla rivista scientifica Nature. Burioni ha subito replicato: «Borghi deve ringraziare solo di non essere (e non essere stato) un mio studente. Non si illuda di potere discutere di virologia con me. Se vuole, io spiego, lui ascolta e poi ringrazia. Oppure continua nella sua totale ignoranza. Contento lui, contenti tutti». Il virologo ci ha aggiunto anche un post scriptum: «Mi chiedo con quale disagio persone intelligenti, responsabili e ragionevoli come (per dirne due, ma sono molte) Fedriga e Zaia possano tollerare un simile pozzo di pericolosa ignoranza e arroganza nel loro partito».
La controreplica di Claudio Borghi non si è fatta attendere: «Buongiorno. Forse non ha capito, io sono un Deputato della Repubblica e lei è un ricercatore di non eccelso successo accademico. È lei che deve convincere me, non il contrario. Se dissente da Nature sulla durata dell’immunità naturale vs quella da vaccino scriva all’autore dell’articolo». Il botta e risposta è andato avanti con la replica di Roberto Burioni: «Lei non ha capito. Non so quale sia il suo lavoro, il mio – da professore universitario – è quello di decidere se una persona sa o non sa la virologia, e se non la sa bocciarla. Lei non la sa (non l’ha studiata) ed è bocciato. La scienza non è democratica. Studi e torni a settembre». Il professore ha poi aggiunto un’altra battuta: «Un mio studente che confonde livello anticorpale con protezione non si presenta neanche all’esame».
Oggi deposito interrogazione sui dati falsi diffusi da Agorà. https://t.co/nvqMzyaUpE
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) November 22, 2021