Il divario tra le borse di studio Stem e non Stem è evidente. L'analisi ha suscitato preoccupazione, ma per quale motivo?
Con la fine della scuola i percettori delle borse di studio universitarie dovranno decidere quale ateneo frequentare. Eppure c’è un gap significativo che abbraccia le due tipologie di materie, quelle Stem e le “non Stem“.
L’articolo 34 del diritto italiano prevede che ogni cittadino abbia il diritto di studiare, specialmente gli studenti meritevoli e meno abbienti, che per un’esigenza economica possono ricevere un’agevolazione economica.
Il gap tra le borse di studio Stem e non Stem
Osservando l’anno accademico precedente (per gli anni 2023 – 2024), si appura che le borse di studio Stem sono state più basse rispetto a quelle dei restanti settori. Eppure l’Italia necessita di allievi che si formino in comparti come la matematica, la tecnologia, l’ingegnerie e la scienza.
Certamente rispetto al precedente divario di 14 punti percentuali, oggi il gap tra i due settori è di “appena” il 6%. Anche se si tratta di una percentuale importante, il fatto che a distanza di un anno ci sia stato un miglioramento fa tirare un sospiro di sollievo.
Entrando nei dettagli però, emergono delle criticità importanti sull’ottenimento delle borse di studio molto inferiori rispetto alle aspettative.
Il dettaglio delle borse di studio per settori
Le borse di studio per l’ingegneria, una branca delle Stem, rappresentano soltanto il 12,9% del totale, mentre peggiora il quadro se si analizza il settore medico sanitario, dove le agevolazioni economiche sono soltanto il 7,5%.
Il problema non sta soltanto nelle discipline Stem, ma anche nelle altre, dove ad esempio la materia economica statistica raccoglie l’11% delle borse sul 12,9% di allievi iscritti al corso.
L’analisi fa suscitare delle perplessità importanti all’interno di un contesto sociale nazionale. Sembrerebbe che le materie Stem vengano preferite dagli studenti già più abbienti, mentre i “meno”, sarebbero indirizzati nel resto delle materie.
Sebbene la democrazia italiana non discrimini alcun percorso in quanto ogni disciplina è essenziale, potrebbe servire l’intervento di una misura urgente che possa creare una equità tra le classi sociali, rimanendo focalizzati sull’obiettivo di lavorare sui settori più importanti e che mandano avanti il nostro Paese.