Investire sui BOT a breve termine potrebbe essere una soluzione per aumentare la redditività garantita da prodotti finanziari come quelli promossi dallo Stato.
Il prossimo taglio sui tassi d’interesse dovrebbe attestarsi sui 25 punti base, che garantirebbe a sua volta una maggior redditività sui BOT e prodotti analoghi come i BTP e CCT. L’obiettivo è riuscire a capitalizzare del denaro in soluzioni meno rischiose e al contempo più economicamente soddisfacenti.
BOT a breve termine: analisi del 2025
Al momento un investimento nei BOT a breve termine potrebbe configurarsi come una soluzione a fronte di quel che sta accadendo negli Stati Uniti d’America e nel mondo, dove i conflitti internazionali e le tensioni geo politiche fanno da protagonisti.
Un altro strumento su cui investire sono i CCT, il quale evidenziano le criticità quali: assenza di cedole e le lunghe attese prima che i certificati di credito vengano emessi.
Tuttavia, la cedola – laddove sia ottenibile – potrebbe essere variabile, così da poter contenere la fluttuazione dei mercati.
Un data importante da segnare è il 12 febbraio, giorno in cui i BOT prevedono un’emissione con durata molto breve, ovvero di 12 mesi. Lo scorso anno i rendimenti hanno registrato un ribasso, mentre da quest’anno – 2025 – la percentuale potrebbe rialzarsi lievemente, attestandosi più o meno al 2%.
In linea generale i BOT con una scadenza più breve dovrebbero garantire un rendimento di circa il due per cento (ai dati attuali e aggiornati), come è capitato con Zc Aug25 A Eur con scadenza ad agosto e rendimento dell’1,99%.
È importante tenere in mente le prossime date d’asta insieme ai titoli in uscita e fare le proprie valutazioni.
Data d’asta | Titoli |
---|---|
12 febbraio | BOT di un anno (12 mesi) |
13 febbraio | Emissione nel medio e lungo termine |
25 febbraio | BTP e BTP SHORT |
26 febbraio | BOT |
27 febbraio | Emissione nel medio e lungo termine |
29 febbraio | BOT a sei mesi |