Federica Brancaccio, presidente dell’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori, ha detto la sua in una intervista a Repubblica sul futuro del Superbonus. “Chiediamo al governo una mini proroga di due o tre mesi per completare quella parte di lavori che ancora può essere finita. Ci sono 30 mila condomini in bilico e 300 mila famiglie che rischiano di andare in contenzioso”.
La situazione nei cantieri, infatti, non è delle migliori. “Nell’ultimo mese siamo stati subissati di mail, lettere, messaggi. Si è innescata una corsa terribile per ultimare i lavori entro l’anno, mettendo a rischio la sicurezza e la qualità stessa dei lavori”, ha continuato. Il ministro Giancarlo Giorgetti, tuttavia, ritiene che andare avanti, anche soltanto per un paio di mesi, sia insostenibile economicamente. “Non abbiamo accesso ai dati di contabilità della Ragioneria. Ma un mese fa, dai nostri calcoli, c’era ancora spazio rispetto al limite Nadef di 40 miliardi. Non crediamo che l’impennata finale abbia fatto crescere la spesa così tanto”.
Brancaccio (ANCE): “Governo dia mini proroga a Superbonus”. La richiesta
In molti vorrebbero che il Superbonus venisse rinnovato anche per il prossimo anno, ma questo scenario sembrerebbe essere escluso dall’esecutivo. “Non lo abbiamo mai preteso, anche perché è una misura a termine e con décalage naturale”, ha precisato Federica Brancaccio, presidente dell’Ance. “Ma qui ci sono altre considerazioni da fare. In un anno e mezzo la situazione dei crediti incagliati non si è sbloccata. Erano 20-30 miliardi, in base alle nostre stime. Ora saranno meno, ma perché nel frattempo sono intervenuti intermediari che speculano e offrono alle imprese edili in ginocchio il 50-60%. Al Paese però costa sempre il 110%. Per questo chiedevamo un intervento della partecipate di Stato”.
La proroga di due mesi potrebbe essere dunque una soluzione. “Permetterebbe di abbattere una grossa parte di contenziosi. Chi ha iniziato i lavori a settembre o in ottobre è irresponsabile e non va aiutato. Ma se mancano gli infissi perché arrivati tardi, sarebbe una follia lasciare i cantieri appesi”, ha concluso.