È stata presentata in questi giorni dalla società di consulenza strategica Comin & Partners – realizzata con il supporto dell’inserto mensile dell’omonimo quotidiano Il Foglio della Moda diretto e curato da Fabiana Giacomotti, la quinta edizione del report reputazionale dei brand del lusso basato sulle discussioni che quotidianamente interessano il web e i social: il primo dato – sicuramente importante – che emerge è che il sentiment generale sui brand del lusso è tendenzialmente positivo, con discussioni che Comin & Partners ha scoperto accentrarsi soprattutto attorno a Prada, Gucci e Versace.
Dalle analisi svolte da Comin & Partners emerge – inoltre – che l’interesse per i marchi dell’alta moda si è concentrato soprattutto nel terzo trimestre del 2024 nel corso del quale sono state pubblicate più discussioni (in totale 97mila post che hanno raccolto 5 milioni di interazioni) che nell’interezza dei sei mesi precedenti sommati assieme: qui si è instaurata l’egemonia dei tre brand citati prima, ma guardando al quadro completo ad aver segnato la maggiore crescita è stato il brand Prada che è passato dal sesto al primo posto nell’arco di un anno; mentre al suo fianco sono cresciuti consistentemente anche Versace (da nona a terza) e Balenciaga (da tredicesima a settima).
Tra gli altri dati interessanti in merito alla rilevazione di Comin & Partners – che comunque si trova integralmente riportata nel numero di febbraio dell’inserto Il Foglio della Moda – emerge anche una generale preoccupazione da parte del pubblico sulle tematiche ambientali, vero e proprio traino (tra i materiali impiegati, i processi produttivi e le condizioni lavorative dei dipendenti) per la reputazione dei brand del lusso in grado di condizionarne il parere del pubblico nelle discussioni online.
Gianluca Comin (Comin & Partners): “Gli ambassador social diventano sempre più importanti per i brand del lusso”
“Nelle cinque edizioni della ricerca – spiega il fondatore e presidente di Comin & Partners Gianluca Comin –, (..) abbiamo visto il mondo del lusso evolversi e rinnovarsi attraverso la lettura delle conversazioni online“, con alcuni “elementi fissi” che riemergono di anno – e cita “la prevalenza della qualità rispetto alla quantità, l’attenzione per la sostenibilità (..) e la forza dell’identità” – ed altri “frutto dell’evoluzione del lusso” come il sempre più frequente ricorso agli “ambassador social” utili per “veicolare i valori e l’identità della maison“.
Il partner di Comin & Partners Gianluca Giansante – invece – pone l’accento sulla “sfida del digitale” che emerge chiaramente dallo studio e che con i suoi “nuovi strumenti tecnologici” sta già profondamente mutando il rapporto tra brand e clienti: in particolare “l’intelligenza artificiale” permette sempre più “opportunità di coinvolgimento e personalizzazione“, oltre a diventare sempre più parte fondamentale delle “strategie di comunicazione digitale delle maison“; mentre la curatrice del Foglio della Moda Fabiana Giacomotti sottolinea come ormai “la moda sia diventata argomento di conversazione pop” in grado di attirare l’attenzione del pubblico attorno ad eventi come “le fashion week” che riscuotono ormai lo stesso successo “del Superbowl o di Sanremo“.