La sindaca Dem di Brescia Laura Castelletti chiede maggiore cooperazione ai comuni della provincia per l'accoglienza dei migranti
È un vero e proprio sfogo affidato ad una conferenza stampa indetta all’ultimo minuto alla Loggia di Brescia quello della sindaca – ex iscritta al Psi, eletta nel 2023 con il sostegno alla sua lista civica dell’intero arco Dem – Laura Castelletti, incentrato sui sempre più frequenti e numerosi arrivi da parte di migranti nella città lombarda chiedendo ai comuni che fanno parte della Provincia di assumersi le loro responsabilità ed accettare il sistema dell’accoglienza diffusa: la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza di Laura Castelletti sembra essere stato l’arrivo – proprio nella giornata di oggi – di altri 13 richiedenti asilo nel comune bresciano.
Facendo prima di tutto un passetto indietro, è bene ricordare che la sola città di Brescia attualmente ospita circa 262 migranti: composta da un totale di 205 diversi comuni, in provincia sono solamente 45 ad aver abbracciato il sistema dell’accoglienza diffusa; mentre dal conto suo la sindaca ex socialista già nel 2023 si era scagliata contro la richiesta di ospitare 25 richiedenti asilo in uno struttura comunale per un paio di notti, ottenendo l’apertura di un nuovo hub temporaneo poco distante dalla città che guida.
Lo sfogo di Laura Castelletti: “Brescia non può essere il punto di approdo provinciale di tutti i migranti”
Tornando al presente, quei 13 migranti giunti nel bresciano sembrano essere stati un vero e proprio punto di rottura per Laura Castelletti che in occasione della conferenza stampa di oggi ha precisato che la città capoluogo di provincia non può diventare “per il governo Meloni e il ministro Piantedosi” il punto di approdo per i richiedenti asilo “ogni volta che c’è uno sbarco”: dal suo punto di vista è importante “trovare una risposta condivisa” tra tutti i comuni della provincia, sostenendo che c’è solo “un certo numero di comuni che se ne fanno carico” mentre altri “che lo facevano in passato si sono sfilati” dopo aver “cambiato le amministrazioni”.
L’impegno – insomma – per Laura Castelletti deve essere “comune” e proprio per questa ragione ha detto di aver chiesto un confronto con il prefetto locale Andrea Polichetti e il sindaco provinciale Emanuele Moraschini per definire le prossime mosse; mentre a chi le chiede il perché della conferenza stampa spiega che sarebbe legata al “circo mediatico che la destra fa sul tema degli sbarchi”, cercando di “prendere il sacco in cima” dato che “non ho alcuna intenzione di lasciare spazio alla demagogia a buon mercato” specialmente con l’arrivo della stagione estiva.
Parole – quella delle sindaca Laura Castelletti – che hanno subito creato un piccolo caso nel bresciano, con la parlamentare leghista Simona Bordonali che ci ha tenuto a mettere in chiaro che a discapito del racconto della prima cittadina “l’incidenza della città nell’accoglienza è molto più contenuta rispetto a quanto avviene altrove“, sottolineando che le sue sarebbero parole “offensive” nei confronti dei colleghi sindaci che fanno effettivamente la loro parte sul tema migratorio.