L’Inter perde contro la Lazio seguendo un copione già visto: grande prestazione seguita da sconfitta. Dopo la grande vittoria contro la Juve, la sconfitta con l’Atalanta; dopo la bella vittoria contro il Napoli, il capitombolo a Roma. La sconfitta contro i biancocelesti lascia comunque diversi spiragli aperti sulla crescita dei neroazzurri. L’Inter non ha meritato di perdere, ma non ha fatto di tutto per vincere. È mancata quella determinazione che una squadra in crescita deve sempre avere. Giocare solo venti minuti ad alti livelli non è abbastanza per una squadra che vuole tornare ai vertici del calcio mondiale. I pali presi e le parate di Marchetti nella seconda frazione di gioco, sono un segnale sicuramente positivo. Stramaccioni ha centrato, come spesso accade, il punto fondamentale della situazione dei suoi ragazzi. L’Inter non è ancora più forte degli episodi sfortunati; non può permettersi di alzare i ritmi solo a metà secondo tempo, perché non è ancora del tutto padrona e consapevole di se. Altra nota concreta è lo straordinario momento di Guarin. Il colombiano sta mostrando il suo grande valore attraverso ottime prestazioni, ricambiando la fiducia della società. Perdere a Roma contro la Lazio spiace per come è maturata la sconfitta e perché i neroazzurri arrivavano da una grande prestazione contro i partenopei, ma la partita di sabato sera è un’altra lezione importante nella costruzione di un progetto che piace. L’obiettivo della stagione è crescere per tornare competitivi ed attualmente serve la continuità tipica delle grandi squadre. Mancano due partite alla pausa invernale e servono due vittorie per poter passare un Natale sereno con le proprie famiglie. Domani in coppa Italia contro il Verona comincia un nuovo torneo stagionale e sabato contro il Genoa è fondamentale ritrovare il risultato e continuare il percorso di crescita e costruzione. Dopo la pausa natalizia bisogna cominciare ad avere prestazioni più continue arrivando ad avere la propria identità di squadra e consapevolezza di gruppo.