Festeggiare con un gol il proprio 34esimo compleanno non è cosa da tutti. Tantomeno se quel gol è il 250esimo realizzato con la maglia bianconera, il 35esimo da calcio piazzato. Alessando Del Piero compiva ieri 34 anni. 34 come i gol realizzati da punizione, 34 come la percentuale realizzativa da calcio piazzato dal 2004. Non c’era modo migliore per innaugurare il 25esimo anno di vita che migliorare le statistiche. La sicurezza con la quale Pinturicchio va a battere è sconcertante ed è quasi un fatto normale che per la quinta volta dall’inizio dell’anno Alex sia riuscito a trafiggere il portiere: «Di solito quando meto giù la palla ho in mente qualcosa, poi valuto come il portiere piazza la barriera e decido in che modo calciare. Qualche volta cambio all’ultimo istante, ma è difficile». Così come è oramai consuetudine la standing ovation, tributatagli ieri dal pubblico del Bentegodi, emulo di quello del Bernabeu: «L’applauso di tutto lo stadio quando sono uscito è stato molto emozionante, ringrazio il publico. E’stato un bel regalo per il mio compleanno». Ma il capitano è magnanimo, e nel giorno del suo genetliaco è proprio il festeggiato ad elargire doni: oltre allo splendido gol per il suo pubblico, dopo la partita si è fermato con il portiere trafitto, Sorrentino, che gli ha chiesto una foto. E poi gli Oasis, ospiti del programma di Fabio Fazio, che hanno ricevuto la sua maglia autografata. E ora, come lui stesso dice, vietato mollare: «Giovedì c’è il Genoa, quindi dobbiamo pensare a recuperare bene e rimanere concentrati come lo siamo stati finora. Ma non penso che ci mancherà la voglia di vincere e, quindi, di rimanere con la giusta tensione. Quella che è passata è stata una setimana importante e delicata, ma è andato tutto peril meglio. Ora il mio obiettivo è continuare così: sia a livello personale che come squadra».