Alessandro Nesta si è fermato il 13 luglio per una protrusione discale alla schiena con schiacciamento di due vertebre. Dopo settimane di terapia conservativa aveva cominciato la preparazione allacciando anche gli scarpini il 14 ottobre in occasione dell’amichevole a Tirana. Un test importante per valutare le condizioni del giocatore, che dopo la gara aveva dato segnali positivi. La domenica dopo, come previsto, va in panchina. Sembrava che il recupero del difensore stesse volgendo al termine, invece il 32enne dopo quel 19 ottobre è sparito. La schiena gli fa ancora male ed è quindi bene che i tifosi rossoneri non stiano ad aspettarlo con troppa ansia, dal momento che Nesta ha chiesto addirittura il permesso di volare a Miami per la riabilitazione. Probabile che il rossonero torni ad aggregarsi ai compagni in occasione del ritiro invernale a Dubai. La cosa principale da capire ora è se ricorrere o meno all’operazione, che si è sempre cercata di evitare ma che sarebbe stata probabilmente la soluzione più rapida. Proprio come successe a Serginho, che restò fermo per un’ernia nel 2006-2007 prima di decidersi per l’operazione che lo riportò in campo nel giro di 90 giorni.