Un Kakà enigmatico gela la platea milanista: «Potrei tornare in campo domani ma anche tra due o tre mesi». Qualcuno dice che se il problema del brasiliano fosse stata un’ernia inguinale, sarebbe stato quasi meglio: operazione e un mese di stop, poi di nuovo in campo. Invece quello che preoccupa maggiormente del fastidio fisico del 22 rossonero, un’infiammazione inguinale da non confondere nè con ernia né con pubalgia, è il dubbio sui tempi di guarigione. Ieri Kakà ha effettuato ben due sedute di allenamento, dal momento che per debellare questo tipo di infiammazione non è necessario il riposo ma, piuttosto, un lavoro specifico. La speranza, infatti, è di recuperare per domenica: «Non è nulla di grave. Spero di guarire prima possibile, altrimenti tornerò nel 2009. Può darsi che sia già domani, ma anche che servano due o tre mesi. Sono molto dispiaciuto di non aver giocato contro la Juventus, ma di partite così importanti ne giocheremo molte altre in futuro».
Quel che è certo è che farà di tutto per esserci. Come domenica scorsa, quando fino all’ultimo, nonostante già da venerdì avesse avvertito dolore, ha stretto i denti per essere della partita, andando a Torino assieme al resto della squadra. Solo giovedì si avranno comunque notizie più certe e lo staff rossonero sarà in grado di capire se Kakà sarà in grado di allacciare gli scarpini contro l’Udinese o se dovrà iniziare a mettere in conto terapie adeguate da continuare dopo il 28 dicembre, ultimo giorno di vacanza, e durante il ritiro di Dubai.