Il futuro di Pazzini va letto a partire da una certezza: «A Firenze non resterà». A rilasciare la dichiarazione è Tullio Tinti, il procuratore del giocatore, che poi aggiunge «Vuole giocare. Dove non si sa ancora. Ma la sua volontà è chiara». E qui i dubbi si infittiscono. Le pretendenti sono diverse, ma una su tutte è la meta più probabile per il 24enne, dal 2005 a Firenze, 96 presenze e 24 gol con la maglia viola. Al Chievo un attaccante del genere servirebbe come il pane, visti i problemi offensivi del club scaligero (solo 9 realizzazioni da inizio stagione). Ma difficile che Pazzini accetti di giocare con una squadra che punta alla salvezza. Il Bologna sembrava interessato, ma poi, come ha fatto notare il presidente Francesca Menarini, l’exploit di Di Vaio ha reso abbastanza superfluo l’acquisto di una punta: i felsinei hanno poca disponibilità economica e diversi problemi da sistemare. A mettere fuori causa il Palermo ci ha pensato Zamparini, che considera l’ex punta dell’Under 21 addirittura un problema: «Pazzini non gioca nella Fiorentina. Con Miccoli e Cavani mi sento a posto. Non sono intenzionato a comprare un attaccante che verrebbe per giocare e rischierebbe di spaccare lo spogliatoio».
Ecco allora che aumentano le chance di vedere l’attaccante con la maglia della Sampdoria. A facilitare il suo arrivo a Genova la presenza di Beppe Marotta, con il quale il ragazzo ha un buon rapporto nato ai tempi dell’Atalanta. La Fiorentina difficilmente accetterebbe il prestito, ma la cosa non sarebbe un ostacolo per il club doriano. In ogni caso l’affare potrebbe aggirarsi attorno ai 4 milioni per l’eventuale comproprietà, circa il doppio per l’acquisto in toto del cartellino. Da chiarire poi ci sarebbe l’eventuale ingaggio dell’attaccante, che attualmente gravita attorno al milione e mezzo a stagione.