Si è parlato del famoso “biscotto” tra Romania e Olanda, ma per quello che hanno fatto vedere i rumeni il sospetto è che ci sia stato un “accordo- biscotto” tra l’Italia e la Romania. Abbiamo chiesto a Nando Sanvito, giornalista e commentatore delle reti Mediaset, di far luce su questa ipotesi e di parlarci della prossima avversaria degli azzurri: la Spagna.
Beh, effettivamente chi ha visto Romania-Olanda qualche sospetto può averlo avuto. I rumeni sono stati arrendevoli, non hanno quasi mai tentato la via del gol e la stella della squadra, Mutu, è stato poco o nulla servito dai compagni, quasi non volessero passargli la palla. La stampa alla vigilia ha poi ricordato con malizia come quasi tutti i giocatori in campo fossero gestiti a livello di procura dai chiacchierati fratelli Becali. Ma forse chi ha avuto l’impressione di un “biscotto all’incontrario” si è fatto condizionare anche da episodi avvenuti in passato. Il calcio rumeno ha avuto tante situazioni di corruzione . E anche noi siamo stati molto chiacchierati. Ricordo, ad esempio, il passaggio di Raducioiu al Bari dei Matarrese subito dopo i Mondiali di Italia ‘90 e alle illazioni che suscitò quel trasferimento in relazione ad alcune partite della Romania e designazioni arbitrali su cui la nostra Federazione vantava influenze.
Va anche detto che i tempi sono cambiati, dirigenti e giocatori dell’est europeo non sono più quelli dell’epoca del comunismo, quando le differenze economiche erano tali che bastava veramente poco per corrompere. Oggi tra i nazionali rumeni, esclusi Mutu e Chivu, nessuno guadagna cifre stratosferiche ma comunque tutti hanno un buon ingaggio, e poi uno che arriva in Nazionale non ci tiene mai a fare brutta figura. E siamo cambiati anche noi…almeno lo spero.
Perché la Romania non era, in senso generale, attrezzata adeguatamente per la partita di ieri. Era il terzo incontro in una settimana e i giocatori in campo erano sempre gli stessi. A questo si deve aggiungere il fatto che nella impostazione tattica di questo europeo i rumeni hanno puntato tutto esclusivamente sulla fase difensiva, mai su quella offensiva, quindi quando hanno dovuto fare la partita si sono trovati in difficoltà.
Che il playmaker della Romania fosse Chivu, che pur è un giocatore dagli ottimi piedi, la dice lunga… L’isolamento in campo di Mutu si spiega così e forse anche con un po’ di inconscio rancore dei compagni – che già non lo amano troppo – per quel rigore sbagliato contro l’Italia che avrebbe cambiato i destini del girone. Non dimentichiamo infine che l’Olanda delle riserve (meno male che Van Basten le ha schierate) erano fresche e di gran qualità.
La nostra prossima avversaria sarà la Spagna…
Donadoni però deve essere realista, sia nella scelta degli uomini che del tipo di gioco da adottare, noi siamo in difficoltà, dobbiamo proteggere una difesa poco affidabile e non possiamo adottare un modulo spregiudicato. Anche se tradizionalmente prendiamo fiducia avanzando nei tornei, non dobbiamo sopravvalutare la vittoria contro la Francia ed essere prudenti nell’impostazione della gara. Speriamo che Donadoni abbia imparato dai suoi errori.
Qualcuna delle stelle della Spagna la vedremo nel nostro campionato?
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