Sarà la famiglia Sensi a decidere se cedere la Roma entro il 2010 oppure no. La vendita della squadra giallorossa non è l’unica soluzione per sistemare le sorti del gruppo Italpetroli, come invece sembrava dalle notizie che circolavano stamattina. Attraverso una nota diffusa su sollecitazione della Consob, Italpetroli, azionista di riferimento della Roma, fa sapere che sarà “esclusiva facoltà” del gruppo stabilire se “far rientrare o meno il pacchetto azionario di controllo” del club giallorosso “tra i beni da utilizzare” per ripianare l’indebitamento del gruppo nei confronti di Unicredit. Nella nota si sottolinea come “le intese in corso di definizione” tra la banca, i Sensi e le società del gruppo Italpetroli “prevedano un impegno da parte di queste ultime a ridurre l’indebitamento mediante la cessione di beni a queste facenti capo esclusivamente nella misura necessaria a ridurre tale indebitamento a livelli convenuti”. I Il management del gruppo Italpetroli – prosegue la nota – “potrà individuare in totale autonomia quali beni dismettere ai fini del raggiungimento degli obiettivi” di riduzione del debito.