Si avvicina l’appuntamento dei quarti di finale con la Spagna. L’Italia ha le carte in regole per superare la Spagna di Aragones (69 anni, il Ct più longevo di questi Campionati), ma non può fidarsi di una formazione che ha ben impressionato in questa prima fase (tre successi, 8 gol fatti e 3 subiti). Le Furie Rosse devono la loro leggenda al 1964 quando davanti a 125mila persone vinsero l’Europeo “casalingo”. In quella squadra, che aveva rinunciato con non poche polemiche interne ai giocatori del Real Madrid, la stella era Luisito Suarez, astro del Barcellona.
Rispetto all’Italia di Donadoni, la Spagna ha una struttura solida: nelle prime due gare dell’Europeo hanno giocato gli stessi undici. Il centrocampo e l’attacco sono i punti di forza degli iberici. E pensare che nella zona centrale del campo non trovano spazio né Fabregas né Xabi Alonso. Da destra a sinistra giocano Iniesta, Senna, Xavi e Silva. L’esperienza di Xavi (classe 1980) e del brasiliano naturalizzato Senna (1976) e la freschezza di Iniesta (1984) e David Silva (classe 1986). Senna ha contribuito con la sua corsa al secondo posto in campionato del Villareal. In attacco la coppia migliore è quella rappresentata da Villa (capocannoniere con quattro gol) e Fernando Torres.
Apparentemente non ci sono punti deboli. Nemmeno in difesa con Sergio Ramos, Marchena e Capdevila. Da verificare le condizioni di Puyol, uscito dopo 24’ per un infortunio nella gara con la Svezia. Nell’ultima partita del girone (vinta 2 a 1 con la Grecia) Aragones ha dato spazio alle seconde linee. Buone le prestazioni di Xabi Alonso e di Fabregas e del capocannoniere della Liga Guiza.
I giornali spagnoli, Marca in particolare, stanno preparando in un modo particolare la gara, facendo esplicito riferimento al precedente dei Mondiali di Usa 94 quando l’Italia s’impose per 2 a 1 con reti di Dino e Roberto Baggio, ma la gara passò alla cronaca per altro. In quel match Luis Enrique finì ko per una gomitata di Mauro Tassotti, che erroneamente viene indicato come attuale collaboratore di Donadoni sulla panchina azzurra.
La formazione titolare
SPAGNA (4-4-2): Casillas; Sergio Ramos, Marchena, Puyol, Capdevila, Iniesta, Senna, Xavi, Silva, Torres, Villa. All. Aragones.