Potrebbe essere questa la settimana decisiva per le sorti dell’A.S. Roma. E sono in molti ad augurarselo. In primis, i tifosi, estenuati da una telenovela che sembra non conoscere la parola fine. Passati dal sogno americano agli incubi di una campagna acquisti con pochi soldi e senza ambizioni, sperano ora in un colpo di scena che possa riaprire le porte di Trigoria a qualche grosso investitore.
Intanto dalla Consob trapelerebbe la decisione di voler concludere a breve gli accertamenti sulle presunte speculazioni del titolo A.S. Roma in Borsa, entro il 15 giugno.
Ad ora la situazione non sembra registrare ulteriori novità. Si son perse le tracce di Joe Tacopina, l’avvocato italo-americano, amico di Soros, che avrebbe dovuto chiudere in prima persona il passaggio di proprietà della società giallorossa dai Sensi al magnate di origini ungheresi. Così anche noi avevamo scritto, alla luce di alcune fonti che avevamo riportato. Lo stesso Tacopina però, una volta sbarcato a Roma, aveva negato qualsiasi coinvolgimento nell’affare Roma. C’è da crederci, o è una manovra mediatica per distogliere l’attenzione della stampa e poter operare lontano dalla luce dei riflettori? Ipotesi suggestiva, certo, anche se per dovere di cronaca, dobbiamo dire che al momento siamo nel campo delle congetture. Per ora non ci rimane che accontentarci delle dichiarazioni ufficiali che arrivano da Villa Pacelli tramite comunicati stampa o per bocca del consigliere d’amministrazione Baldi e di Bruno Conti. Tutti concordi nel ribadire al timone i Sensi e nello “sminuire” la pista americana. Il tifoso, come il giornalista interessato, si chiedono se stiamo assistendo a un gioco delle parti o se, quella che ci raccontano, è la verità nuda e cruda. Quindi, la Roma rimane così com’è e gli americani sono solo una bufala? Ci permettano di dissentire: facendo fede ai tanto sbandierati comunicati leggiamo in data 19 aprile di un incontro ufficiale tra rappresentanti della Italpetroli e quelli di Soros, conclusosi con un nulla di fatto. Per colpa di quella presunta offerta Araba, che si è poi rivelata una simpatica invenzione giornalistica costruita ad arte…
Oggi, poi, ci troviamo a commentare l’ennesima voce, fonte Il Giornale, che aggiungerebbe allo scacchiere un nuovo personaggio. Si tratterebbe in realtà di un cavallo di ritorno, che risponde al nome di Raffaello Follieri, amministratore di quattro fondi d’investimento in America, gestiti direttamente e nei quali circolano otto miliardi di euro. Sembra che da mesi Follieri stesse cercando di dar vita ad una cordata, prima con Soros, poi con Fisher, con l’obiettivo di acquistare il club capitolino. Da alcuni giorni, però, il suo nome è tornato di attualità. Infatti, secondo Il Giornale, il faccendiere avrebbe presentato presso lo studio romano del legale Sergio Lupinacci un’offerta ufficiale, non soltanto per l’acquisizione del pacchetto di maggioranza di A.S. Roma, ma per tutta l’Italpetroli, operazione che si aggirerebbe intorno ai 500 milioni di euro. E’ forse questa l’offerta che i Sensi potrebbero accettare? Siamo sempre nel campo delle possibilità. Ma questa volta la notizia c’è: non è arrivato il tanto sospirato comunicato di smentita. Come mai? Escludiamo, da subito, una svista dell’ufficio stampa. Impossibile. Vuol dire allora che l’offerta è reale e che è al vaglio della Famiglia? Oppure è un’altra voce messa in giro “ad arte” per depistare? Ci scusiamo con i lettori, ma non possiamo far altro che porci delle domande, tante, come credo anche la gran parte dei tifosi. Magari dietro qualcuno di questi quesiti si cela un pezzo di verità. Lo sapremo questa settimana. E’ quanto noi tutti ci auguriamo. Intanto il calciomercato è aperto, le grandi stanno facendo spese folli, ma anche le piccole si rafforzano. Da Trigoria, invece, ancora nessuna novità.