Oggi è il giorno decisivo per Aquilani. Cobolli Gigli approfitta del viaggio a Roma per la stesura dei calendari per intavolare una trattativa con il club giallorosso. Ormai è scontato che il giocatore ha scelto il braccio di ferro con la sua società, rifiutando il rinnovo del contratto (circa 2 milioni di euro).
La Juve ha avuto l’ok dal Cda per mettere sul piatto 3 milioni di euro a stagione al giocatore e almeno 20 milioni di euro per il cartellino. Probabilmente la famiglia Sensi alzerà la posta a 25 milioni di euro, molto dipenderà anche dalla conclusione dell’affare Mutu.
Non deve sembrare strano il fatto che la Juve sia disposta a un esborso notevole: è vero che il muro dei 18 milioni di euro aveva bloccato ogni discorso con il Liverpool per Xabi Alonso, ma in questo caso bisogna considerare le diverse considerazioni prese dallo staff bianconero. Aquilani è giovane (classe 1984), ha un futuro assicurato e rientra, inoltre, anche nel processo di “italianizzazione” caro alla Vecchia Signora.
Arriva Aquilani anche perchè nelle casse bianconere entrano i soldi per la cessione di Tiago (11,5 milioni di euro) all’Atletico Madrid. Arriva Aquilani anche perchè l’Inter ha virato sul ghanese Muntari. Dopo i preliminari di Champions i bianconeri torneranno comunque ugualmente sul mercato: Alessio Secco ha un accordo di massima con Dejan Stankovic, resta da raggiungere l’ok della società di via Durini.
In queste prime battute estive la Juve sta dimostrando di essere una squadra solida con alcuni innesti interessanti, su tutti i giovani Fausto Rossi e lo svedese Ekdall, che forse meriterebbero di fare un anno d’esperienza in qualche altro club della massima serie per avere maggiore spazio. Bene anche Amauri e un ritrovato Iaquinta (praticamente ai box nella seconda parte della passata stagione). Incerto e un po’ appesantito Mellberg, mentre l’ultimo arrivato Poulsen non ha ancora avuto l’occasione di scendere in campo. Domani sera altro banco di prova interessante con il Borussia Dortmund.