Il Torino è stata l’ultima squadra dove ha giocato e gli ha lasciato un ricordo indelebile. Eugenio Corini nella sua carriera ha vestito tantissime maglie ma quella granata gli ha lasciato qualcosa di speciale. E così, ora che si divide tra commentatore di Sky e apprendista allenatore, gli abbiamo chiesto, in esclusiva per ilsussidiario.net, un giudizio su questo inizio di campionato del Torino. In attesa come sogna lui di tornare da protagonista sulla panchina di questa squadra da leggenda.
Corini questo Toro sembra non ingranare a pieno, troppe difficoltà, poi la partita deludente con l’Ancona in casa. Quali sono i motivi?
Il Torino ha cambiato molto. Poi se si pensa che per ogni squadra di serie B il match col Toro vale la partita della stagione si capiscono tante cose. Tutti i club vengono a Torino col coltello tra i denti. Ma credo che sia solo una questione di tempo. I valori dovrebbero venire a galla e allora per il Torino non ci saranno problemi.
Non c’è quindi un reparto della squadra che secondo lei ha più problemi tecnici?
No non credo, è una questione di assestamento. Mi sembra una squadra veramente all’altezza in tutti i reparti, senza punti deboli. Lo dimostra il fatto che il Torino nel corso di una partita, quando sblocca il risultato, diventa irresistibile.
Quali sono i rivali più pericolosi per l’arrivo in serie A?
Il Torino deve temere solo se stesso. Certo Lecce, Empoli, Reggina e Brescia hanno qualcosa più delle altre compagini, però ripeto la squadra granata è in grado di monopolizzare il campionato.
Qual è il suo giudizio su Colantuono?
Un allenatore preparato, di esperienza, che conosce bene questo campionato. Mi sembra il tecnico giusto per il Torino.
E quello sul presidente Cairo?
Dopo la delusione della retrocessione ha costruito una squadra competitiva per il campionato cadetto. Credo che stia facendo quello che i tifosi si aspettano. Anche se poi dovrà essere messo alla prova se il Torino tornerà in serie A. Ma è sempre meglio fare un passo alla volta.
Quando vedremo un Torino in grado di duellare con i rivali bianconeri?
Questo non lo so. Sarebbe certo anche bello un Torino che lottasse per l’accesso all’Europa League. Sicuramente i tifosi del Toro sono eccezionali, passionali e sempre vicini alla squadra. Un affetto commovente. Tanto che posso dire che mi sembra dalle mie due esperienze da giocatore alla Juve e al Torino che ci sono quasi più tifosi granata che bianconeri nella città piemontese. C’è una storia e una leggenda di questo grande club che ha fatto la storia del calcio. E a proposito di questo i tifosi granata chiedono un recupero del mitico stadio del Filadelfia.
Cosa pensa di tutto questo? Sarebbe una cosa auspicabile, che i tifosi del Torino meritano di certo.
Lei tornerebbe al Torino? Mi piacerebbe tantissimo. Adesso sto studiando da allenatore. Tornare sulla panchina del Torino sarebbe un sogno che mi piacerebbe realizzare.
( Franco Vittadini )