José Mourinho lo aveva cercato fortemente per tutto il calcioemercato estivo: il trequartista di talento, d’attacco, quello che con una magia fa gol e ti risolve le partite – che magari non meritavi di vincere – e magari in pieno recupero. Eccolo qui, non lo ha tradito. Wesley Sneijder è il match-winner di una partita che sembrava avviata al pareggio e in cui l’Udinese ha sfiorato il colpaccio.
Ma il risultato è questo e il resto sono chiacchiere, direbbe José Mourinho. E i tre punti stanno dalla sua. La prima azione pericolosa è di marca friulana, ma il tiro di Simone Pepe, pur potente, non inquadra lo specchio. Dieci minuti più tardi è l’Inter a passare in vantaggio: Eto’o innesca un contropiede e serve Dejan Stankovic che fa partire un bolide imparabile per Handanovic che riesce solo a toccare il pallone, non a deviarlo. Inter 1 – Udinese 0.
Il pareggio arriva al 27′ ad opera del solito Di Natale, bravo a sfruttare un errore di Chivu che lo tiene in gioco e a infilare il portiere interista Julio Cesar in uscita.
Balotelli, subertrato a Milito infortunato, prova dalla distanza ma non è pericoloso ed è ancora l’Udinese a farsi pericolosa con Sancez. Il secondo tempo vede a referto ancora qualche tentativo neroazzurro con Stankovic e Muntari, ma sono i contropiede dell’Udinese a far tremare San Siro. Di Natale però non concede il bis.
E proprio in netto recupero al 93′ ecco la magia: Wesley Sneijder da posizione defilata fa partire una rasoiata su cui Handanovic non riesce a opporsi. Gol. Game, set, partita.