Finisce nel peggiore dei modi il “Shevchenko-bis” al Milan. Dopo una stagione opaca in cui l’ex Pallone d’Oro ha visto per pochissime volte il campo, Sheva ha deciso di ritornare nella grigia Londra. «Non rimpiango nulla. Avevo bisogno di rigenerarmi fisicamente e al Milan l’ho fatto – spiega l’attaccante alla Gazzetta dello Sport – non sono stato utilizzato, ma io mi sono messo a disposizione. Quando sono tornato ho detto che avrei accettato qualsiasi cosa: sapevo che nessuno mi avrebbe regalato nulla, sapevo di partire da ultimo attaccante. Mi comporterò da professionista fino alla fine, poi tornerò a Londra. E’ lì che vivrò, ma non so dove mi porterà il calcio nella prossima stagione. Parlerò con il Chelsea e decideremo».
A Shevchenko “rimane” ora la sua amata Nazionale: «Sogno un goal a Wembley perchè sarebbe il mio quarantesimo in nazionale – il rossonero riguardo alla sfida contro l’Inghilterra – la nazionale è una possibilità di fare la cosa che amo: giocare a pallone. Ma per il c.t. non è facile mandare in campo uno che non ci va mai: è una gara importante per noi, non mi sogno di fare pressioni. Finchè il fisico risponde e la testa c’è, nessuno è finito. Io ci sono ancora».