L’allenatore del Milan, Carlo Ancelotti, spazza via ogni dubbio riguardo al suo futuro: «La mia volontà è quella di rimanere al Milan – confessa il tecnico alla Gazzetta dello Sport – ho sempre sostenuto che, per andare avanti, bisogna essere d’accordo in due: io lo sono. A patto, naturalmente, di conquistare almeno il terzo posto e di centrare la qualificazione in Champions League. Quindi il discorso si chiude qui: il mio obiettivo, lo ripeto così magari lo capiscono tutti, è allenare il Milan anche nella prossima stagione». Ancelotti liquida poi in questo modo il presunto incontro con Florentino Perez, futuro presidente del Real Madrid: «Non scherziamo, per favore. Siamo seri».
Il tecnico fa quindi una disamina della stagione negativa del Milan, cercando di giustificare l’enorme distacco dall’Inter: «Come lo giustifico? Con i troppi infortuni: Nesta, Gattuso, Pirlo, Borriello due volte, Kakà, Bonera, Kaladze, ora è fuori Abbiati. In pratica non abbiamo mai avuto la possibilità di mettere in atto quel rinnovamento che era stato compiuto in estate. Erano stati inseriti giocatori nuovi, come Ronaldinho e Borriello, ma siamo sempre stati in emergenza. Dico un numero: sette. Il Milan, quest’anno, ha avuto sette giocatori che hanno subito interventi chirurgici. Un’esagerazione. Non è mica facile lavorare in certe condizioni. Abbiamo giocato 10 partite senza Kakà. Vorrei vedere che cosa farebbe l’Inter senza Ibrahimovic per 10 gare…». Infine Ancelotti conclude ribadendo quanto accennato in apertura: «Non ho ancora trovato un buon motivo per lasciare il Milan. Qui mi sento bene e ci resto a lungo».