Tania Cagnotto sta onorando con la sua carriera i successi di suo padre Giorgio, uno dei più grandi tuffatori di tutto il mondo degli anni ’70. A soli 24 anni (è nata a Bolzano il 15 maggio 1985), ha già ottenuto numerose vittorie importanti ed è diventata la più grande tuffatrice italiana di tutti i tempi, la prima ad aver conquistato una medaglia ai mondiali in questa specialità. D’altro canto anche la madre Carmenmen Casteiner è stata una grande atleta. Ha dominato la scena italiana dei tuffi in campo italiano, sempre negli anni ’70. Tania dopo essersi imposta a livello juniores si è affermata successivamente nel panorama europeo e mondiale. A soli 15 anni aveva partecipato alle Olimpiadi di Sidney. Ha conquistato finora due medaglie di bronzo ai Mondiali di Montreal e di Melbourne e cinque medaglie d’oro, una d’argento e tre di bronzo ai vari europei a cui ha partecipato. Alle Olimpiadi di Pechino si è classificata in quinta posizione nella finale del trampolino da 3 metri. Ai recenti Europei di Torino poi ha fatto le cose in grande: tre ori il suo bottino strabiliante. E’ così diventata la prima tuffatrice, la seconda in assoluto dopo Dmitrij Sautin, ad aggiudicarsi tre ori in una sola edizione dei Campionati Europei. Le sue specialità sono il trampolino da 3 metri, la piattaforma da 10 metri e il trampolino da 1 metro. Con un palmares straordinario in vista dei prossimi Mondiali di Roma di nuoto in programma dal 18 luglio al 2 agosto 2009. Tania Cagnotto è pronta per altre performances. Danzando con i tuffi per far innamorare l’Italia.
Tania come hai iniziato a fare questo sport?
E’ stato quasi per gioco a 6 anni. Poi ho continuato con le prime gare. Mi sono resa conto di avere del talento già a 15 anni, alle Olimpiadi di Sidney del 2000.
Sei figlia d’arte, tuo padre è stato uno dei campioni più forti della storia, tua madre una campionessa di grande valore…
Certo questa disciplina c’è l’ho nel sangue. Una passione di famiglia, un nome importante da onorare. Penso che sto interpretando nel migliore dei modi questa mia attività di atleta.
Certo i sacrifici sono tanti…
Mi alleno 6 ore al giorno. Devo ammettere che i sacrifici ci sono. Ma ne vale la pena perché le soddisfazioni non sono certo mancate. Anche se ammetto che, rispetto ai ragazzi della mia età, faccio una vita differente. Ma va bene così, non mi posso lamentare.
Come sono cambiati i tuffi dai tempi di Cagnotto e Dibiasi?
Sono cambiati molto. I metodi di allenamento, la preparazione più curata, tante cose che hanno quasi rivoluzionato anche questa disciplina.
Medaglie importanti, traguardi prestigiosi, per Roma 2009 prometti di regalarci una medaglia d’oro?
E’un po’ difficile, ci sono le cinesi che vanno molto forti. Mi piacerebbe, visto che gioco in casa, conquistare una medaglia. Lo ammetto, Roma 2009 è un appuntamento importante. Il vero obiettivo forse però è Londra, le Olimpiadi del 2012.
E’ così?
Certo le Olimpiadi di Londra sono il più grande obiettivo a cui tengo. Una medaglia ai giochi olimpici è un vero e proprio sogno da realizzare. Penso infatti di chiudere con Londra la mia attività agonistica. E finire in bellezza sarebbe una cosa stupenda.
La popolarità ti da fastidio?
No non mi da fastidio, anche se, certo, farei fatica se mi togliesse quella libertàò a cui tengo particolarmente. Non mi sono mai montata la testa e sono sempre stata una ragazza normale. Non voglio e non mi sento certo una star…
E i campioni che ammiri quali sono?
Sono Antonio Rossi, Bolt, un autentico fenomeno, Phelps, un altro fenomeno. Loro sono per me i migliori. E’ l’immagine di una Tania Cagnotto molto semplice, una ragazza come tante altre, quasi che non fosse la campionessa che è. Sono così. I miei sogni sono normali. Dopo la fine della carriera vorrei solo costruirmi una famiglia, fare le cose a cui aspirano tutti. La mia vita è così. Sono Tania Cagnotto, una che vive di sport e di desideri semplici.
(Franco Vittadini)