Le forze dell’ordine hanno lavorato tutta la notte e alle prime luci è arrivata la notizia dell’arresto di Ivan Bogdanovic, l’uomo immortalato dalle telecamere di tutto il mondo con indosso il passamontagna nero. Era colui che incitava i suoi alla guerriglia. La polizia di Genova e la Digos lo hanno arrestato riconoscendo una data tatuata sul suo braccio. Il capo ultras si era nascosto nel vano motore di un pullman tentanto in tutti i modi di sfuggire all’arresto. Il lavoro attento e meticoloso degli agenti di pubblica sicurezza ha permesso di arrivare a lui e di arrestarlo poco dopo le 3 di notte. Ora si trova rinchiuso in una cella di massima sicurezza della Questura di Genova. Plauso dunque a polizia, carabinieri e uomini della guardia di finanza che hanno risposto duramente agli incidenti provocati da alcuni tifosi serbi.
Secondo le ultime notizie che arrivano da Genova in questura ci sarebbero ancora 138 serbi che sono stati identificati e la Digos sta vagliando la loro posizione, osservando i fotogrammi delle immagini riprese dalla Rai e dal circuito interno dello stadio Ferraris. Al momento sono stati fermati 17 serbi mentre 35 sono stati denunciati a piede libero. Infine l’ultimo bollettino medico parla di 16 feriti di cui 14 tra i serbi e due carabinieri.