CHAMPIONS LEAGUE – L’attesa è ormai finita, dopo tante (troppe) parole, questa sera Milan e Manchester United si sfideranno nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. Lo stadio San Siro sarà stracolmo, i tifosi rossoneri hanno risposto alla grande a questa serata di grande calcio, daltronde i rossoneri in Europa non hanno quasi mai fallito i grandi match. E’ la notte dei diavoli dicevamo, quello italiano guidato da Leonardo, primo anno in Champions League da tecnico del Milan. Il brasiliano vuole la consacrazione a livello europeo, dopo aver battuto il Real al Bernabeu, cerca un’altra grande vittoria europea.
Ha già caricato i vari Ronaldinho e Pato, sa che da loro dovrà attendersi la grande serata, ha responsabilizzato Huntelaar, attaccante olandese rinato dopo la doppietta contro l’Udinese. Dall’altra parte troverà Sir Alex Ferguson che in questi giorni è sembrato essere molto sicuro, pungente, con il dente avvelenato, forse con il pensiero, o meglio con l’ossessione di poter vendicare quel famoso tre a zero del 2007, nella gara di ritorno della semifinale di Champions League. Allora c’era un grande Kakà a trascinare il Milan, proprio quel giocatore invocato in questi giorni dal manager scozzese, convinto nel ritrovarsi una squadra, quella rossonera, sicuramente indebolita per la perdita dell’attuale giocatore del Real Madrid.
Proprio il club spagnolo è il filo conduttore tra i due club: abbiamo già citato la storia di Kakà, ma anche lo United si presenterà a Milano senza Cristiano Ronaldo, volato a Madrid per formare con l’ex rossonero una coppia, almeno sulla carta, stratosferica. In molti parlano di Ronney come l’avversario più temibile, il giocatore inglese rappresenta attualmente il giocatore moderno, completo, da lui i tifosi dei "Red Devils" si aspettano tanto. Il Manchester United rispetto allo scorso anno ha perso l’imprevedibilità di Cristiano Ronaldo, ma forse ha trovato un gioco corale che mancava con il campione lusitano. Sarà la battaglia tra due differenti stile di gioco, la raffinatezza dei rossoneri, abili nel possesso palla, contro l’irruenza della squadra inglese, abituata a giocare su livelli di gioco ad alta velocità. Per questo il Milan dovrà cercare di tenere basso il ritmo della partita, evitando di esporsi al contropiede micidiale della formazione britannica. E’ una notte da campioni, una notte da diavoli. Speriamo rossoneri.