JUVENTUS – Intervistato dalla trasmissione radiofonica Tutti pazzi per la Juve, l’ex direttore di Tuttosport, Giancarlo Padovan, ha analizzato il momento attuale della Juventus. Non sono mancati attacchi, in particolare, rivolti all’attuale dirigenza.
«Il bello è che accusavano la triade di esser antipatici – spiega – appena si è insidiata la nuova dirigenza dissero subito che la nuova Juve sarebbe dovuta essere simpatica. Anche se non erano simpaticissimi la Triade però sapeva fare calcio. Questi nuovi dirigenti sono invece presuntuosi pensando di poter gestire una società come la Juve senza esperienza, collezionando invece una serie di pessime figure che rischiano di portare la Juventus ai margini dell’Europa calcistica. Spesso si parla di Maifredi e della sua Juve, ma occhio, perché al peggio non c’è mai fine. Adesso, ad esempio, c’è la sicurezza che la Juve arriverà quarta, ma non vedo tutta questa sicurezza».
Padovan ha poi aggiunto: «La comunicazione? Per tutte le cose ci vuole strategia – prosegue nell’analisi – la comunicazione non è la cosa principale ma anche in questo discorso manca la società, manca una guida. Una volta fare comunicazione alla Juve era più facile, c’era Moggi che la gestiva. Oggi mancando un personaggio di riferimento di quello spessore, chi fa comunicazione si trova a disagio, e se io fossi il responsabile di questo settore chiederei subito alla società che tipo di impostazione vorrebbero avere. Gli chiederei se dovremmo fare la guerra a qualcuno, qual è l’obbiettivo che ci poniamo, se dobbiamo subire la guerra degli altri senza poter dire nulla. E poi gli chiederei se abbiamo un azione strategica. Queste sono domande da porsi. Loro però non se le fanno perchè sono presuntuosi. Se la Juventus si doveva rinnovare, avrebbe dovuto avere l’umiltà di abbattere tutto quello che c’era stato prima e ricominciare. Invece la squadra ha le gambe poderose del passato ma ha la testa larga, direi che è un microcefalo. Non ha sviluppato il cervello e non ha ne capacita ne volontà».