BARI GENOA – Il campionato del Genoa sta volgendo al termine con il Grifone impegnato nella lotta per un posto in Europa League. Salvatore Bocchetti, in esclusiva per ilsussidiario.net, ci ha raccontato la stagione dei liguri, la sua esperienza con il Genoa, i sogni nel cassetto, il rapporto con Napoli e il mercato…
La tua carriera in questi anni è stata in ascesa, sei passato dal Frosinone al Genoa ed in più è arrivata la chiamata della Nazionale…
Diciamo che ho bruciato le tappe e per questo devo ringraziare i dirigenti del Genoa che mi hanno scoperto qualche anno fa quando giocavo nel Frosinone.
Di te si dice che sei un uomo spogliatoio, capace già di fare da “chioccia” ai giovani nonostante la giovane età (classe 86′), inoltre grazie alla sua conoscenza dell’inglese e dello spagnolo sei stato di grande aiuto per i vari Sokratis e Palacio. Confermi?
Certamente, è stato naturale aiutare alcuni ragazzi della Primavera perchè la stessa cosa è successa a me nei primi tempi al Genoa. Per quanto riguarda Sokratis e Palacio li ho potuti aiutare grazie alla conoscenza di alcune lingue ma sono stati bravi loro ad integrarsi perfettamente non solo in campo ma anche nello spogliatoio.
Tu sei molto amico di Criscito che come te potrebbe essere convocato da Lippi per i Mondiali. Parlate spesso di questo argomento?
Ci teniamo entrambi alla chiamata di Mister Lippi, perchè è il sogno di ogni calciatore italiano. Ogni tanto parliamo di questo ma siamo concentrati sul campionato del Genoa perchè solo attraverso buone prestazioni con la maglia del nostro club che si può arrivare in Nazionale.
Il tuo primo gol in Serie A e con la maglia del Genoa è arrivato circa un mese fa e tu hai esultato mimando il cuore “stile Pato”. A chi era dedicato?
Il gol era dedicato alla mia ragazza che era a Napoli e che mi aveva chiesto di dedicarle un gol. Mi ha portato fortuna ed ho mantenuto la promessa. Oltre a lei è stato un gol da dedicare al nostro dirigente Capozucca che è stato molto importante per me in questi anni al Genoa.
Con l’infortunio di Dainelli tu ha dovuto cambiare ruolo, passando da marcatore nei tre di difesa a libero, anche se spesso arrivavi a marcare i trequartisti come Sneijder e Cossu, rimendiando comunque bei voti in pagella. Come ti sei trovato in questo nuovo ruolo?
Per me è stato facile ambientarmi subito grazie a mister Gasperini che ci ha insegnato tanto a livello di movimenti difensivi. Ormai ogni difensore del Genoa sa perfettamente i movimenti da eseguire in difesa, ecco perchè non ho trovato particolari problemi a giocare come libero e non troverei problemi in una difesa a quattro.
La stagione del Genoa è stata altalenante, siete partiti bene ma poi c’è stato un calo. Cosa è successo?
Onestamente alcuni punti all’inizio li abbiamo persi per l’Europa League, non eravamo abituati al doppio impegno. Siamo partiti con tanto entusiasmo ma poi le gare ravvicinate ci hanno tolto un po’ di lucidità. Poi ci siamo ripresi ma nel finale abbiamo sbagliato qualche partita di troppo in casa.
Hai partecipato nel 2008 alle Olimpiadi con la maglia dell’Under mentre lo scorso anno ad ottobre hai esordiato in Nazionale maggiore. Ci racconti che emozioni hai provato?
Partecipare alle Olimpiadi è stata un’esperienza indimenticabile perchè l’atmosfera ai Giochi è molto particolare. Comunque l’esordio in Nazionale è stato qualcosa di unico, un’emozione assoluta che ancora oggi mi fa emozionare… è il sogno di ogni giocatore.
Da qualche settimana si parla di un interessamento del Napoli nei tuoi confronti. Il tuo agente non ha chiuso le porte ad un possibile trasferimento nel club partenopeo. Tu da napoletano e da tifoso del Napoli cosa ci puoi dire?
Non so nulla e non so neanche se è vero questo interessamento, io penso solo a fare bene con il Genoa perchè mancano ancora tre partite e poi ho ancora tre anni di contratto. Saranno eventualmente le due società a parlare di questo argomento.
Anche perchè Mazzarri ama giocare con la difesa a tre…
Si questo è vero, ho visto giocare il Napoli parecchie volte ed in difesa hanno giocato spesso e volentieri con la difesa a tre ma, ripeto, non è il momento di parlare di mercato.
Mercoledì i due tuoi ex compagni, Milito e Thiago Motta, hanno conquistato la finale di Champions League…
Sono contento per loro perchè sono due ottimi ragazzi e soprattutto due giocatori fantastici. Complimenti all’Inter che ha meritato la qualificazione contro una grande squadra come il Barcellona.
Quale attaccante in Serie A ti ha dato maggiori problemi?
Sicuramente Ibrahimovic nella scorsa stagione, riesce ad abbinare qualità e quantità, ti mette sotto anche da punto di vista fisico.
Tra i tuoi sogni nel cassetto che spazio occupa il desiderio di giocare in un grande club come Inter, Milan e Juventus?
Onestamente il mio più grande sogno è quello di vincere un Mondiale di calcio, fin da bambino ho in mente questo obiettivo. Spero di poterlo esaudire un giorno…
In molti parlano di te come di un nuovo Fabio Cannavaro. Cosa pensi di questo paragone?
E’ un paragone che non esiste perchè lui ha vinto un Pallone d’Oro e poi è stato uno dei principali artefici della vittoria dell’Italia al Mondiale. Lui è un campione affermato io invece devo fare ancora tanta strada.
Ultima domanda che non riguarda il calcio: tu, come Cannavaro ed altri giocatori napoletani, siete riusciti a sfondare nel mondo del calcio, mentre altri tuoi conterranei spesso non riescono ad evitare strade pericolose. Cosa consigli a tutti i ragazzi di Napoli?
Non devono mai mollare, mai, devono lottare con coraggio per cercare di realizzare i propri sogni.
(Claudio Ruggieri)