Mentre la Roma effettua la preparazione a Riscone di Brunico e i dirigenti lavorano per puntellare il mercato giallorosso, si gioca anche una terza e importantissima partita, quella societaria. Il club giallorosso è in vendita in virtù dell’intesa raggiunta tra Unicredit e Italpetroli. In questi giorni dovrebbe completarsi la stesura dell’atto definitivo di accordo che prevede una serie di elementi: dai dettagli fiscali alle deleghe affidate a Rosella Sensi per la gestione transitoria del club calcistico.
La Roma, il cui valore sul mercato dovrebbe oscillare tra i 140 e 150 milioni di euro, è ora in attesa di un acquirente. Una volta che l’advisor Rotschild avrà ricevuto il mandato, si occuperà di sondare i vari terreni e cercare il compratore giusto per la società giallorossa. Nel frattempo le voci corrono: si è parlato di un forte interessamento da patte della famiglia Angelucci, dell’imprenditore farmaceutico Angelini ma anche di alcuni fondi arabi, pronti a investire notevole liquidità nel progetto As Roma. Ma c’è dell’altro.
Il settimanale Panorama rivela infatti il nome di un altro possibile acquirente del club capitolino, attualmente nelle mani della famiglia Sensi. Il giornale riferisce infatti che Cesare Geronzi abbia convinto Francesco Gaetano Caltagirone a volgere la propria attenzione alla società giallorossa e al progetto del futuro stadio. Caltagirone è a capo di uno dei più importanti gruppi industriali d’Italia: si occupa di costruzioni e edlizia ma i suoi interessi spaziano anche nel mondo dell’editoria (Il Messaggero, Il Mattino, Corriere Adriatico) e in quello delle banche (è azionista di Mps). Secondo Panorama, Francesco Gaetano Caltagirone sarebbe affiancato da una cordata di imprenditori composta, tra gli altri, da Clessidra: private equity di Claudio Sposito. L’obiettivo: arrivare all’As Roma.