Una vittoria per entrare nella storia di questo sport. Oggi alle 21,00 a Zagabria il Settebello affronta nella finale degli Europei di pallanuoto la Croazia, padrona di casa. Nella finale per il terzo posto, in programma alle 17,45 invece si affronteranno Ungheria e Serbia. Siamo in finale come a Budapest 2001, dopo aver battuto l’Ungheria per 10-8. Nell’altra semifinale la Croazia ha sconfitto la Serbia, campione del mondo, argento europeo e bronzo olimpico, per 10- 9. Certo il cammino degli azzurri è stato entusiasmante in questi Campionati continentali. Abbiamo battuto i campioni europei del Montenegro e i vicecampioni mondiali della Spagna. E abbiamo sconfitto quell’Ungheria che nella pallanuoto è considerata da sempre la nazione più forte, un po’come il Brasile nel calcio. Già 12 titoli europei, nove olimpici e due mondiali per la Nazionale magiara, che annovera tra le proprie fila campioni come gli olimpionici Zoltan Szecsi e Peter Biros, Norbert Madaras e Marton Szivos.
E altro dato importante non la battevamo in una manifestazione di prestigio proprio dal 2001. Certo sarà dura ripeterci contro la Croazia di Rudic che ci aveva già battuti nel girone elimiinatorio di 8-5. Ma nulla è impossibile neanche che l’allievo Campagna sconfigga il maestroi Rudic. Già anche lui sarà importante con le sue decisioni tattiche e tecniche di questa finalissima, ma intanto ci ha portato fino a qua. Sentiamo cosa dice. “Con la Croazia giocheremo per vincere. Come sempre. Con la giusta tattica, forza fisica e mentalità. Una partita così contro la squadra di Ratko Rudic, supportata da 5000 tifosi, vale più di due stagioni regolari di campionato sotto il profilo esperenziale”.