JUVENTUS SAMPDORIA – E’ una sfida ricca di suggestioni quella tra Juventus e Sampdoria con i bianconeri devono ritrovare il gusto della vittoria dopo la sconfitta a Bari e dimostrare che la nuova Juve può competere per traguardi ambiziosi mentre la squadra blucerchiata ritrova dall’altra parte del campo tre personaggi che hanno contribuito ai suoi successi: Del Neri, Marotta e Paratici. Abbiamo chiesto un commento su questa attesa partita a un ex di tutte e due i club. Pietro Vierchowod ha passato anni splendidi a Genova, con la conquista dello scudetto nel 1991 e la finale di Coppa dei Campioni del 1992 persa contro il Barcellona. Ma proprio a Torino s’è rifatto alla grande, conquistando questo ambito trofeo nel 1995. Eccolo in questa intervista in esclusiva per il sussidiario.net
Vierchowod c’è Juventus – Sampdoria, per lei veramente una partita speciale…
Sì, ho passato ggran parte della mia carriera a Genova, dove ho conquistato uno scudetto storico e disputato una finale di Coppa dei Campioni. Poi a Torino ho vinto proprio quella Coppa dei Campioni che mi era sfuggita a Genova. Sono legato ovviamente a entrambi due questi club.
Come vede questa partita?
La Sampdoria va a Torino per giocarsela. Ha in Cassano e Pazzini due giocatori che fanno veramente la differenza. Se girano loro sarà molto dura per la Juventus.
Cosa deve fare quindi la Juve?
Fermare questi due giocatori e fare la sua partita. In questo modo potrà cogliere quel successo a cui punta dopo la sconfitta nella prima giornata a Bari.
E’ una Juventus competitiva per lo scudetto?
No non ancora, ci vorranno due – tre anni prima che possa raggiungere traguardi importanti. +E la Sampdoria come la vede? Ha i mezzi per fare un buon campionato e magari centrare il quarto posto della passata stagione.
Da grande stopper come è stato, come giudica la coppia difensiva Bonucci – Chiellini?
Chiellini, lo dico da tempo, è uno dei difensori più forti, se non il più forte in Italia. Bonucci è giovane. Deve migliorare ma ha tutto il tempo davanti a sé.
Cosa manca alla retroguardia bianconera?
Manca un giocatore di personalità. Un giocatore che sappia guidare la difesa, come era Scirea o Baresi nel Milan…
Un paragone con la Samp e la Juve di cui ha fatto parte lei?
La Samp di cui facevo parte io è stata inimitabile. Era fatta da grandi calciatori. Era una gestione familiare, ma il presidente Mantovani, con un direttore sportivo come Borea e uno staff tecnico di tutto rispetto, aveva costruito un club in grado di vincere.
E la Juventus?
La Juventus dei miei tempi era altrettanto forte. Ma a Torino è tutto diverso: bisogna vincere sempre, puntare continuamente a grandi risultati, d’altra paerte è la storia di questa società che lo impone.
Garrone ha detto di non aver perdonato Marotta, cosa ne pensa?
Penso che ognuno è libero di andarse dove vuole e scegliere il suo futuro.
Parliamo ancora di difensori. Come giudica il livello attuale di quelli italiani?
Non ce ne sono tantissimi di grandi qualità.
Come mai?
Perché il 95% degli allenatori non sa tirar su grandi difensori. Non sa far imparare i rudimenti di questo ruolo che è difficile, mancano dei veri e propri maestri per questo ruolo. Forse anche perché ormai giocano tutti a zona…
La Nazionale?
Mi ha un po’deluso in queste due partite con Estonia e Far Oer. Non erano avversari difficili da incontrare ma non ho visto tanta qualità in campo.
Come vede invece Mancini al Manchester City?
Credo che farà fatica. Vincere il campionato inglese non sarà così semplice. Certo un posto tra le prime quattro dovrebbe raggiungerlo. E’ stato fatto un mercato molto importante, con una montagna di soldi spesi. Ma i veri big preferiscono sempre andare allo United, al Chelsea o all’ Arsenal che restano quindi le favorite per la Premier League.
(Franco Vittadini)