NuovaZelanda-Francia è la finale dei Mondiali di Rugby 2011. Si giocano la Coppa del Mondo la Nuova Zelanda degli All Blacks, padrona di casa e l’outsider Francia, squadra tutta gioventù sregolatezza e sfrontatezza. Non dovrebbe essere lì, e invece c’è. Se sarà un motivo valido per festeggiare lo scopriremo tra poco (la diretta tv di Nuova Zelanda-Francia è trasmessa da SkySport 2). Ma in Nuova Zelanda-Francia c’è anche qualcosa di più, un po’ di Italia. Nel team dei direttori di gara, questa volta avanguardia di tutto il movimento rugbistico italiano. Si tratta di Giulio De Santis TMO (arbitro addetto alla moviola) che speriamo possa essere protagonista in positivo con una grande chiamata, che magari segni la storia di una partita che pare, però, avere un finale già scritto. Ma…
La Nuova Zelanda si è avvicinata a questo storico appuntamento cercando in tutti i modi di allentare la tensione propria del favoritissimo. Tutti a dire che con la Francia non c’è storia, che la Nuova Zelanda è superiore, che la leggenda degli All Blacks può rinascere oggi battendo il tabù della vittoria dei mondiali che manca da troppi anni. Lo dicono i commentatori, lo dicono i numeri, lo respira la gente di Auckland, la terra dei Kiwies. Immaginate la pressione. O forse è meglio di no. Il Mondiale della Nuova Zelanda fino a qui è stato una sorta di crescendo rossiniano, fino alla vittoria con i rivali dell’Australia, quella che tutti hanno definito una finale anticipata. Ma la finale è oggi con la Francia e il pericolo di un calo di concentrazione è drasticamente reale. Dopo 39 mete fatte la Nuova Zelanda contro la Francia deve dimostrare di avere ancora fame, cattiveria e determinazione per reggere l’urto e strappare agli avversari la vittoria. Si partirà dalla Haka, la mitica danza di guerra che del rugby planetario è oramai un marchio di fabbrica. Weepu sceglierà poco prima di entrare in campo qualche chiamare per cercare di impressionare la Francia e caricare la sua Nuova Zelanda. Ma dopo 24 anni la Nuova Zelanda non ha alternative se non la vittoria.
La Francia arriva all’appuntamento con la Nuova Zelanda con il vantaggio di non aver nulla da perdere. Sotto alle maglie i galletti però portano tanto orgoglio e cattiveria con una squadra che è pronta a tutto, anche oltre il regolamento per cercare di aggredire nei primissimi minuti la Nuova Zelanda e cercare di choccare l’avversario. Se è possibile prendere le misure a una squadra come la Nuova Zelanda capace di vincere tre partite su quattro da quando esiste, possiamo dire che la Francia ci ha già giocato contro in questi mondiali di rugby. Ha ovviamente perso, ma ha studiato l’avversario, ne ha visto la potenza assoluta e – chissà – magari ha individuato anche qualche microscopico tallone d’Achille, qualche piccola crepa che possa scardinare quel meccanismo perfetto degli All Blacks. Insomma, vale a dire, a furia di chiamare l’imprevisto, l’imponderabile, l’impronosticabile, l’impensabile… vuoi vedere che potrebbe anche succedere? La Francia sente l’appuntamento come forse solo i mondiali di calcio e chiede ai suoi giocatori di essere ingenui come bambini: i sogni valgono anche più di ogni razionalità, che escluderebbe la vittoria. Ma tra poco il campo darà il suo verdetto: Nuova Zelanda-Francia sta per cominciare…
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