CALCIOSCOMMESSE/ Doni torna a casa, ma l’Atalanta rischia una nuova penalizzazione
L’inchiesta sul nuovo filone di calcioscommesse va avanti e purtroppo l’Atalanta potrebbe farne le spese per colpa del suo ex capitano Cristiano Doni, che oggi ha lasciato il carcere

L’inchiesta sul nuovo filone di calcioscommesse va avanti e purtroppo l’Atalanta potrebbe farne le spese per colpa del suo ex capitano Cristiano Doni. Il Giudice per le indagini preliminari di Cremona Guido Salvini ha spiegato che dopo i primi interrogatori sono state confermate le frodi di maggior rilievo. Ragione che ha spinto a concedere a Doni gli arresti domiciliari, dato che non esiste il pericolo di contaminazione delle prove e che, considerando la squalifica (tre anni e mezzo) già inflitta al giocatore, sembra potersi escludere il rischio di reiterazione del reato.
Il problema per l’Atalanta nasce dal fatto che l’attività di frode di Doni è avvenuta anche al fine di facilitare la promozione della sua squadra in serie A. Il club bergamasco e il giocatore erano già stati coinvolti nel filone di inchiesta estivo sul calcioscommesse che aveva coinvolto l’ex calciatore Beppe Signori. L’Atalanta aveva quindi cominciato la stagione nella massima serie con una penalizzazione di 6 punti, senza i quali ora si troverebbe a pari merito con l’Inter al quinto posto della classifica. Il rischio, per ora non ancora concreto, è che possano essere prese altre misure di sanzione contro la squadra nerazzurra.
Anche l’ex portiere Nicola Santoni, che si occupava della preparazione degli estremi difensori del Ravenna, è stato scarcerato e sottoposto agli arresti domiciliari. Doni nel suo interrogatorio ha anche ammesso di aver versato 25.000 euro a Santoni per evitare che rendesse dichiarazioni per lui pregiudizievoli. Il Gip Salvini ha fatto uscire dal carcere (sempre con gli arresti domiciliari) anche Antonio Benefanti, socio di Doni nella gestione di uno stabilimento balneare di Cervia. Salvini ha imposto a tutti e tre il divieto di comunicare con altre persone diverse dai loro congiunti e dai loro difensori. Resta invece nel carcere di Cremona, Filippo Carobbio, ex centrocampista di AlbinoLeffe, Grosseto e Siena, in questa stagione allo Spezia. A quanto pare ciò si deve a problemi tecnici, dato che il Pubblico ministero Roberto Di Martino aveva dato parere positivo alla richiesta di arresti domiciliari presentata dai suoi difensori.
Cristiano Doni dovrà comunque ripresentarsi a Cremona l’11 gennaio per un interrogatorio con il Pm Di Martino. I primi che saranno chiamati a parlare sono Santoni (martedì 27 dicembre), Carlo Gervasoni e Alessandro Zamperini (mercoledì 28) e Luigi Sartor (giovedì 29 dicembre).
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