Una gigantesca commedia in malafede. Fatta di bugie e recite di basso rango. Questo è il rituale del calciomercato secondo Gian Paolo Ormezzano di Famiglia Cristiana. E l’ennesima riprova l’abbiamo avuta in quest’ultima sessione invernale, “parsa animatissima dal punto di vista dei tanti movimenti, anche se spesso sono stati scambiati due gatti da mezzo milione l’uno per un cane da un milione. In realtà è stata ed è una colossale commedia, recitata da tutti in malafede”.
Imprimis dagli attori protagonisti, i calciatori. Quelli che cambiano maglia e sorridono con la sciarpa della nuova squadra al collo tra dichiarazioni d’amore e promesse. “In realtà o sono profondamente insoddisfatti e umiliati, perché si ritengono scaricati dal loro club, o sono profondamente soddisfatti perché hanno ricevuto del bel denaro, meglio se in nero”.
Gli allenatori non sono da meno. “I tecnici recitano la parte dell’uomo soddisfatto: se davvero lo sono implicitamente ammettono di essere stati dei bugiardi buffoni quando, pochi mesi prima, si sono detti fiduciosi nel materiale umano che dovevano plasmare, se non lo sono allora sono dei neobugiardi, perché dicono di esserlo”.
CLICCA QUI SOTTO PER CONTINUARE A LEGGERE FAMIGLIA CRISTIANA E CALCIOMERCATO
Ce ne è anche per i presidenti. “I presidenti sborsano o incassano molti soldi, sempre giocando, cioè gemendo o speculando su situazioni di emergenza”. Mentre Ormezzano salva almeno i tifosi, anche se non può non rimproverarli per la loro dabbenaggine. “I tifosi in parte non sono contenti del mercato e in fondo sono i più sinceri, o forse i soli sinceri; se invece sono contenti questo vuol dire che sono ingenui e quasi fessi, visto che credono davvero che un club importante si sia privato di un giocatore che vale, che questo calciatore davvero non vedesse l’ora di indossare la nuova maglia, che dunque il futuro del club beneamatissino è tutto rosa”.
Ultimi, ma non più meritevoli, i giornalisti. “I giornalisti, che pure pochi mesi prima hanno celebrato la campagna acquisti estiva di un dato club, scrivono adesso che i rinforzi di gennaio erano necessari, che le lacune apparivano chiare, e che sarà merito di una stampa attenta ed esperta se le cose adesso andranno meglio”.