MILAN-LAZIO – Non si placano le polemiche all’indomani del pareggio contro la Lazio. Nel mirino il continuo gioco pericoloso di Kozak e la direzione di gara ritenuta non all’altezza dalla sponda rossonera. La partita, per la cronaca, è terminata con due giocatori del Milan all’ospedale, Legrottaglie e Bonera, messi entrambi ko dal giovane centravanti biancoceleste. Il diretto interessato ha fatto mea culpa ed ha chiesto pubblicamente scusa: «Ho chiamato Nicola, mi ha detto “stai tranquillo, certe cose possono succedere nel calcio” – afferma Libor – non l’ho fatto apposta, non sono entrato per fargli male ma ho chiesto scusa, è stato comunque un brutto intervento. Mi spiace per lui, gli ho dato una botta con il ginocchio, purtroppo non l’ho visto in tempo, ho tolto la gamba tardi e l’ho preso in pieno».
Poi Kozak ha aggiunto: «Quando ho colpito Legrottaglie ho capito che si era fatto male. Guardavo il pallone, volevo solo vincere lo scontro e conquistare la palla. Era tardi, ero troppo vicino a lui, non potevo fare niente».
Ma Galliani non sembra aver ancora digerito quanto accaduto martedì sera: «L’altra sera ho visto un giocatore della Lazio picchiare per tutta la partita, utilizzando gomiti, ginocchia e altre parti del corpo – ha affermato Galliani al telefono -ebbene, questo giocatore ha regolarmente finito la sua gara, mentre due dei nostri sono finiti in ospedale. In sintesi, il picchiatore è rimasto impunito e i picchiati sono stati costretti ad abbandonare il campo. Forse va bene così?». Per capire la gravità della situazione, infine, bisogna riportare le parole del collega Pellegatti: «Nicola Legrottaglie è rimasto completamente paralizzato per 5 minuti per choc midollare – si legge su Sportmediaset – questo è trapelato questa mattina dopo il duro scontro con il laziale Kozak».