Ci siamo finalmente. Dal 16 al 31 luglio 2011 si svolgeranno a Shangai i Mondiali di nuoto. Per la prima volta questa manifestazione arriverà in Cina, dove vorremmo vedere ancora Federica Pellegrini, la numero uno di questo sport, protagonista. Lei e non solo lei. Magari Tania Cagnotto, l’Italia della pallanuoto, il mitico Settebello. O qualche altro rappresentante della squadra azzurra di nuoto. Per parlare di tutto questo e di altri aspetti della competizione iridata, abbiamo sentito Giorgio Lamberti, una delle stelle del nuoto italiano di tutti i tempi. Un oro e due bronzi ai Mondiali. Tre ori, tre argenti, tre bronzi agli Europei. Un record del mondo sui duecento stile libero, agli Europei del 1989 a Bonn, che è rimasto imbattuto per dieci anni. Un allenatore, Alberto Castagnetti, che ha contrassegnato i successi del nuotatore bresciano, come lo è stato per i maggiori trionfi di Federica Pellegrini. Eccolo dunque in questa intervista a ilsussidiario.net.
Come vede questi Mondiali a Shangai: Cina all’altezza per ospitare questa manifestazione?
Direi proprio di sì. La Cina ha alle spalle l’esperienza dell’organizzazione delle Olimpiadi di Pechino del 2008. Mi sembra proprio che gli impianti siano veramente ad hoc. Tutto è ideale per ospitare una manifestazione di così grande importanza.
L’Italia punta molto su Federica Pellegrini: prospettive reali per l’atleta veneta? In quali gare Federica può vincere e fare la differenza?
Non vorrei fare pronostici… So solo che ha già dimostrato di essere una grande atleta, che può sopportare tutta la pressione che c’è su di lei e fare dei grandi Mondiali.
Come giudica invece il rapporto di lavoro con l’allenatore francese Philippe Lucas?
Mi sembra importante che Federica abbia svolto con Lucas tanti carichi di allenamento. Lavorare tanto e bene è infatti fondamentale nel nuoto, visto che è proprio durante la preparazione pre gara che si costruiscono le vittorie più importanti. E’ altresì una scelta intelligente il fatto che non siano stati tralasciati altri aspetti, come quelli della tecnica e dello stile, che facevano parte degli insegnamenti impartiti da Alberto Castagnetti a Federica. Sono elementi essenziali per una nuotata ideale, indispensabili per raggiungere grandi traguardi.
C’è un altro aspetto che condiziona le prestazioni di Federica nelle sue gare, quello dei suoi attacchi di panico. Potranno condizionare i suoi risultati a Shangai?
Spero di no. Certo bisogna prenderli in considerazione perché hanno riguardato in certe parti la vita sportiva di Federica. Non sono però la persona più adatta per dare un giudizio in proposito. Ci vogliono persone esperte di questo tipo di patologia, che cerchino di risolvere questo problema, con la collaborazione della stessa Federica, per non condizionarne la sua carriera.
Passiamo agli altri atleti italiani. Assente Alessia Filippi, una regina di Roma 2009, quali potranno essere i possibili protagonisti di Shangai 2011?
Ho fiducia in Scozzoli e in Magnini, con quest’ultimo che, con la sua esperienza, rappresenta una garanzia per la squadra azzurra.
Una nazionale che porterà con sé a Shangai Luca Marin, che non ha raggiunto i tempi minimi. Cosa pensa di questa scelta?
Non sta a me dare un giudizio su questo aspetto. Semmai mi dispiace che tra i convocati non ci sia Emiliano Brembilla, un atleta che a mio parere avrebbe meritato di andare a questi Mondiali.
La spedizione italiana del nuoto azzurro come potrà ritenersi soddisfatta?
Oltre che puntando sui nomi già citati, basterebbe riuscire a stabilire qualche personale e fare qualche buona prova. La concorrenza è tanta ormai a livello mondiale e non si può sempre pretendere di ottenere risultati straordinari. Bisogna riconoscere i progressi che ha fatto l’Italia del nuoto, che è diventata una nazionale competitiva, con risultati certamente rilevanti.
Quali saranno invece gli atleti protagonisti di Shangai 2011?
Penso a quelli statunitensi. Bisognerà vedere però come Michael Phelps vorrà interpretare questi Mondiali, che giungono appena un anno prima di Londra 2012. Penso agli atleti francesi, con un occhio di riguardo verso il giovane talento transalpino Yannick Agnel.
L’appuntamento olimpico di Londra potrebbe quindi condizionare questi Mondiali?
Forse per molti atleti, come lo stesso Phelps, il vero appuntamento potrebbe essere Londra e quindi Shangai, una tappa intermedia di preparazione.
Parliamo delle altre stelle della spedizione italiana. Tania Cagnotto ad esempio…
Non so se Tania ha recuperato dal suo incidente in motorino. Spero di sì. In questo caso potrebbe essere tra le protagoniste. Un’arma a suo favore comunque c’è l’ha: quella di avere come allenatore suo padre Giorgio, un grande dei tuffi di tutti i tempi. I suoi consigli possano essere sempre preziosi e la sua conduzione tecnica ideale per portarla a traguardi sempre importanti.
Gli obiettivi della pallanuoto azzurra…
Non me ne intendo tanto. Rilevo solo le buone prestazioni del Settebello negli ultimi tempi, come testimonia il secondo posto alla World League. Il Setterosa ha ottenuto in passato con Formigoni successi straordinari, che hanno fatto la storia dello sport italiano…
Un’ultima domanda personale. Ha nostalgia proprio di quando era lei a tenere alto l’onore dell’Italia con le sue vittorie?
Tanti ricordi. Piacevoli, belli. Ma non vivo di nostalgia. So che è stato un periodo molto gratificante, ricco di soddisfazioni. Poi bisogna guardare avanti, come quando ho lasciato l’attività agonistica. Andare avanti a vivere, credo sia la cosa più normale.
(Franco Vittadini)