La Reggina espugna il San Nicola superando il Bari per 0-1. Decide la sfida il gol siglato da Comi nella ripresa. Gara piuttosto equilibrata. Nel computo delle azioni i padroni di casa non meritano la sconfitta, ma la scarsa lucidità sotto porta e le reti divorate da Caputo hanno fatto la differenza. Inoltre, quest’oggi nella squadra di Torrente si è sentita la mancanza del giovane Bellomo. Per gli amaranto tre punti preziosi che portano la Reggina a quota 13 punti in classifica al 17esimo posto scavalcando proprio la squadra pugliese che ora si trova in zona play-out.
Il posticipo della serie B cadetta vede i riflettori del San Nicola accendersi per uno spareggio salvezza dall’aria nostalgica. Il Bari di Torrente prova immediatamente a pungere, ma Caputo non è in giornata. Buone triangolazioni e rapide azioni mettono in difficoltà la retroguardia amaranto che comunque più volte recupera gli attaccanti biancorossi sventando azioni potenzialmente molto pericolose. Nel secondo tempo la Reggina prende coraggio e grazie a un azione di contropiede trova la rete di Comi. I padroni di casa provano a reagire in ogni modo, ma la roccaforte calabrese resiste fino alla fine.
La squadra di Torrente mostra ancora valori e bel gioco di inizio stagione, ma a tratti si specchia troppo così da cadere nella trappola degli avversari. Le numerose indecisioni e la scarsa aggressività le fanno smarrire la bussola. L’assenza di Bellomo si fa sentire troppo, anche se Galano cerca in qualsiasi modo di portare in avanti l’iniziativa biancorossa.
Dionigi propone una Reggina prudente e ben organizzata. La squadra amaranto raramente si disunisce, anche se più volta soffre la velocità del reparto offensivo barese. Con lo scorrere del tempo gli ospiti trovano i tempi giusti per affrontare i centrocampisti pugliesi e nella ripresa trovano lo spazio per far male. Squadra cinica e spietata.
Mantiene il controllo della partita anche nel rovente e falloso finale di gara.
L’astronave si presenta semi-vuota come al solito. Il popolo barese non ha più fiducia nella società (e come dargli torto), ma un’affluenza maggiore servirebbe come l’acqua a questa squadra. Da apprezzare l’incitamento continuo del settore basso della Nord.
Si deve superare su un tiro di Sarno dal limite. Fa il massimo sulla rete di Comi, ma non basta.
Si fa trovare pronto alla chiamata di mister Torrente sfoderando una gara pulita e reattiva. Molti recuperi e un carattere da big.
Affronta a viso aperto Comi senza patirlo troppo. Uomo in più nella fase finale d’attacco, ma la fortuna non gira.
Un po’ lento e indeciso. Non trasmette sicurezza e alla fine si smarrisce.
Corre molto, ma gli errori commessi sono innumerevoli. Fuori forma.
Cerca di dare quantità al centrocampo biancorosso. Prezioso nelle ripartenze.
Poco reattivo e molto impulsivo. Spesso si fa prendere dall’eccesiva foga sbagliando.
(dal 28’ s.t. GRANDOLFO 5 Dov’è finito il ragazzo prodigio di Castellana Grotte? L’appuntamento mancato con la rete dopo l’assist di Caputo mostra un fiuto del gol da ritrovare.)
Arretra e spazia tra le linee avversaria in cerca di rifornimenti. Tanto impegno, poca sostanza.
Si sbatte più di tutti in attacco facendosi spesso trovare pronto all’inserimento. Gioca per la squadra per tutto il corso della gara.
Si divora clamorosamente due reti davanti alla porta. Ne risente e si eclissa fino a mostrarsi statico e mal disposto.
Nel primo tempo regala un assist al bacio a Caputo. Sempre pronto e reattivo non riesce a trovare l’imbucata giusta nel muro amaranto.
La squadra messa in campo pare pronta, ma dall’atteggiamento ambiguo. Alterna bel gioco a tratti di assoluta confusione. Le zone calde iniziano a farsi sentire e la paura non può più trovare spazio. Il solo cambio di Grandolfo non basta.
BARI–REGGINA: I VOTI DEGLI AMARANTO
Risposte un po’ insicure, ma efficaci. Salva più volte il risultato mantenendo a galla i suoi.
Amministra bene la fascia limitando i tentativi avversari.
ELY 7 Numerosi anticipi e grande predisposizione tattica. Si muove bene contro gli attaccanti avversari preferendo un’attenta attesa a un impulsività inefficace.
Cerca di controllare Caputo per tutta la gara. Soffre troppo quando viene preso in rapidità.
Passione e sacrificio. Nonostante l’età mostra muscoli, grinta e carattere trascinando i suoi alla vittoria. Nel finale deve abbandonare il campo per crampi, ma il suo apporto al successo non è indifferente.
Corre in ogni spazio pressando a più non posso.
(dal 29’ s.t. CASTIGLIA 6 Dà un aiuto concreto in mezzo al campo smorzando le iniziative avversarie.)
Timido e impacciato. Viene fuori progressivamente giocando ottime trame e rivestendo un ruolo decisivo in fase difensiva.
Un po’ troppo nervoso. Perde spesso i duelli sulla fascia e non riesce mai a rendersi pericoloso in zona offensiva.
Le sue giocate mettono in grossa difficoltà la retroguardia avversaria. Sterza, frena, ragiona e accelera. Fabbrica lui il contropiede che porta alla rete vincente.
Trova immediatamente meccanismi e spazi a lu congeniali. Cerca di far male nelle ripartenze. Trattiene più volte palloni preziosi che permettono ai compagni di risalire. Grande lavoro.
(dal 36’ s.t. FISCHNALLER s.v.)
Trova una rete facile facile rompendo il silenzio che aveva accompagnato la sua gara.
(dal 45’ s.t. FREDDI s.v.)
Squadra organizzata e poco incline al rischio. Suda e soffre specie per la staticità di alcuni suoi difensori, ma trova in circostanze favorevoli una vittoria scaccia crisi.
Lamanna; Ristovski, Borghese, Claiton, Polenta; Sciaudone, Romizi(73’Grandolfo), Filkor; Galano, Caputo, Fedato. A disposizione: Pena, Ceppitelli, Altobello, Rivaldo, Defendi, Ghezzal. Allenatore: Vincenzo Torrente.
Baiocco; Ely, Bergamelli, Lucioni; Melara, Hetemaj(74’Castiglia), Armellino, Di Bari; Sarno; Ceravolo(82’Fischnaller), Comi(91’Freddi). A disposizione: Facchin, Cianci, D’Alessandro, Viola.
Allenatore: Davide Dionigi
Arbitro: Ostinelli di Como
Marcatori: 71’Comi(R)
Espulsi: Nessuno
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)