Notizia ufficiale: tutte le partite del week-end di Serie A saranno giocate alle 15. Roma-Inter, anticipo della ventiduesima giornata in programma Sabato allo stadio Olimpico di Roma, comincerà alle 15:00 invece che alle 20:45. Anche l’altro anticipo di giornata, Cesena-Catania originariamente previsto per le 18, sarà giocato a partire dalle 15. Anche Domenica, tutte le partite in programma, eccezion fatta per Genoa-Lazio di mezzogiorno e mezza, si svolgeranno in contemporanea sempre a partire dalle 15, compreso dunque il posticipo Milan-Napoli, che era stato programmato per le 20:45. Queste le altre sfide della Domenica: Palermo-Atalanta, Lecce-Bologna, Novara-Cagliari, Chievoverona-Roma, Juventus-Siena e Fiorentina-Udinese. Nel comunicato ufficiale della Lega Calcio, rilasciato questo pomeriggio, si legge che: “Il presidente della Lega professionisti Serie A, vista l’allerta meteo di questi giorni, con attesa, per le serate di sabato 4 e domenica 5 febbraio 2012, di un eccezionale irrigidimento delle temperature in molte città d’Italia, tra cui Cesena, Roma e Milano, con punte che potrebbero scendere nelle ore serali molto al di sotto delle medie stagionali degli ultimi decenni, dispone la variazione delle seguenti gare…”. Il presidente Maurizio Beretta ha dunque ufficializzato i sentori derivanti dalle partite dell’ultima giornata, pesantemente condizionate (vedi Inter-Palermo) se non addirittura rinviate (Parma-Juventus, Atalanta-Genoa, Siena-Catania, Bologna-Fiorentina) per l’abbondante nevicata abbattutasi su diverse zone d’Italia. A seguito della decisione sono già fioccate le polemiche, con Zamparini in primis. Il presidente del Palermo sì è lamentato riguardo la richiesta (ora esaudita) del Milan, che nella figura di Galliani aveva anticipatamente richiesto lo spostamento del posticipo col Napoli. A panorama.it, Zamparini ha dichiarato: “E’ assurdo. Se ne parla solo perchè lo chiede il Milan. L’avessimo richiesto noi o l’Atalanta non se ne sarebbe nemmeno parlato. Le tv? È giusto che possano dire dove e quando si gioca; d’altronde questo calcio lo mantengono loro con i soldi dei diritti televisivi…”. Il presidente FIGC Abete, intervistato da Gazzetta.it, punta invece il dito contro gli stadi: “ci sono criticità dovute alle vie d’accesso agli impianti e alle tribune scoperte che in caso di maltempo non permettono ai tifosi di fruire dello spettacolo in modo dignitoso. (…) Gli impianti di proprietà garantirebbero maggiormente i tifosi, permettendo alla società di incassar maggiore introiti senza dipendere esclusivamente dai diritti tv”.
In effetti la partita di ieri Atalanta-Genoa era stata rimandata non tanto per le condizioni del terreno di gioco ma per problemi di gestione del pubblico sugli spalti; tuttavia il cambiamento di orario favorirà sicuramente i giocatori, non più costretti a cimentarsi in condizioni siberiane.