DIMISSIONI/ Fabio Capello non è più ct dell’Inghilterra

- La Redazione

Era nell'aria da un pò, da stasera è ufficiale: Fabio Capello non sarà più il selezionatore dell'Inghilterra. Già pronto il nome di Harry Redknapp come sostituto. E Moratti osserva...

Capello Fabio Capello (Infophoto)

La notizia è clamorosa e fresca di ufficialità: Fabio Capello non è più l’allenatore dell’Inghilterra. Le dimissioni sono arrivate in serata, e vanno a spezzare anzitempo il contratto del tecnico di Pieris con la Football Association, comunque in scadenza dopo gli Europei di Giugno. Già partito il toto-successione: le prime voci rimbalzano il nome di Harry Redknapp, attuale tecnico del Tottenham, molto stimato in Inghilterra ed artefice del grande campionato degli Spurs. Prosegue dunque la maledizione della panca inglese, che dal 1974 ha divorato uno dopo l’altro tutti i successori del leggendario Alf Ramsey, da Joe Mercer al nostro Fabio, ultima vittima illustre. Se non altro, è in buona compagnia: tra un Don Revie e un Kevin Keegan, la sua gestione sarà appesa nell’Olimpo del calcio d’oltremanica. L’esperienza di Capello sulla panchina inglese è stata contraddittoria: iniziata sotto i migliori auspici, è stata condizionata da risultati non all’altezza delle speranze suscitate. Per sintetizzarla basta considerare l’avventura ai Mondiali 2010, raggiunti grazie a ottime prestazioni in fase di qualificazione (9 vittorie su 10 incontri), ma poi buttati via nei disastrosi ottavi di finale contro la Germania (1-4). Attorno all’insuccesso tecnico, le questioni scandalistiche legate a John Terry, (ormai ex) leader della nazionale britannica, non hanno certo aiutato il nostro tecnico. Proprio la questione della fascia di capitano, tolta al difensore dalla federazione senza il benestare del coach, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Se non altro, Capello ha ricevuto, e continua a ricevere, la solidarietà dei colleghi: dopo Ferguson, a sostegno del connazionale è appena intervenuto anche Carlo Ancelotti, neo allenatore del Paris Saint-Germain. Il quale condivide la linea adottata sul caso-Terry, punito per presunta colpevolezza nel processo che coinvolge anche Wayne Bridge: “Su Terry la penso esattamente come Capello -ha dichiarato Ancelotti- il ragazzo non è stato ancora condannato, quindi bisogna attendere il verdetto“. Comunque sia, le dimissioni, per la verità chiacchierate già da un po’, aprono nuovi scenari di mercato. Che ne sarà di Fabio Capello? 

La mente corre all’l’Inter, da tempo spasimante del tecnico ed ultima perla mancante alla sua personale collana di grandi italiane (Milan, Roma, Juventus). Dopo i diversi flirt del passato, è plausibile che Moratti si lascerà ingolosire dall’occasione d’ingaggiare Capello “a parametro zero”. Effettivamente, e non ce ne voglia Ranieri, chi meglio di don Fabio per rilanciare un progetto serio e duraturo in casa nerazzurra? La sua sola presenza potrebbe essere un argomento in più per convincere qualche big a trasferirsi (o restare, vero Sneijder?) nella Milano nerazzurra. Staremo a vedere, ora, in attesa di chiarimenti, possiamo solo fare i migliori auguri all’uomo che tra e altre cose, educò al successo un ragazzo del ghetto di Malmoe.





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